Strategie per arredare il vuoto
- Autore: Paolo Marino
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2014
“Strategie per arredare il vuoto”, il romanzo del giornalista e scrittore piacentino Paolo Marino, è arrivato fra i finalisti del Premio Calvino nel 2012. Nel 2014, due anni dopo, è stato pubblicato da Mondadori.
Racconta la storia di Edo, un ragazzino di tredici anni che rimane improvvisamente orfano e delle reazioni che questa tragedia suscita.
“Non mi interessava scavare troppo nella psicologia dei personaggi- ha affermato l’autore- Mi interessava mostrare i loro gesti, le loro azioni, mettere in scena una storia in grado di parlare da sé”.
Edo diventa un osservatore delle vite altrui, evidenziando la comune difficoltà a creare legami. Egli rifiuta i parenti e la nuova vita che essi vorrebbero imporgli, perché gli adulti spesso agiscono in nome di un ruolo, rimediando il secco rifiuto del mondo giovanile.
“Povero il mio Edo cosa gli è successo al mio Edo piccolo mio piangi bambino cosa è mai capitato alla nostra famiglia una disgrazia come dobbiamo fare ora povero Edo senza la mamma e il papà che disgrazia piangi non avere paura”.
Tutto è deciso. Edo andrà a vivere con la zia Selma, ma il ragazzino non è d’accordo ed intraprende con gli zii una battaglia ostinata, anche se composta e priva di scenate eclatanti. In lui si fa strada l’idea di non lasciare la sua casa, ed emerge preponderante il desiderio di vivere da solo. Presto gli zii si rassegnano ai suoi reiterati “preferirei di no” e, non sapendo nemmeno loro come agire, lo lasciano fare.
La casa di Edo diventa così un polo d’attrazione per personaggi bizzarri, come le gemelle Rovati, Greta e Lavinia, sue coetanee, diverse eppure complementari, che lo coinvolgono nelle prime vicende femminili. L’amico Enea che lo rende partecipe delle sue prodezze stando seduto sul pianerottolo; uno strano rappresentante di aspirapolveri ossessionato dai germi. Nasce una nuova “famiglia”, e Edo si crea un nuovo nucleo di affetti.
Ma com’era prevedibile, il clima di anarchia che si instaura fra questi ragazzi, abbandonati a se stessi, prende il sopravvento e li porta ad adottare atteggiamenti pericolosi.
L’eccitante fantasia di vivere da soli, a cui tutti abbiamo pensato da bambini, deve così necessariamente cedere il posto alla realtà. È tempo di abbandonare le strategie e realizzare quello che è accaduto. Elaborare il lutto.
Attraverso una prosa semplice, Paolo Marino ci porta nel mondo di Edo. I dialoghi sono evocativi, esenti da punteggiatura e volutamente non coniugati nei tempi giusti, perché a parlare sono bambini di tredici anni.
“Strategie per arredare il vuoto” racconta quello che succede quando hai tredici anni, sei particolarmente sensibile e tutto il tuo mondo e le tue certezze crollano all’improvviso.
Nonostante le strategie, ciò che rimane è solo il vuoto.
Strategie per arredare il vuoto
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e arredare l’arredatO ?