Striges. La voce dell’ombra di Barbara Baraldi

I protagonisti di “Striges. La voce dell’ombra” (Mondadori, 2014) di Barbara Baraldi sono Zoe e Sebastian, il grande sogno d’amore, purtroppo, come tutte le cose più belle, non è un sogno facile da realizzare, anzi.
Zoe è una strega, Sebastian un inquisitore, questa è la difficoltà principale, e purtroppo ne sorgeranno altre, forse ancor più gravi. Quello che sembrerà un banale incidente sconvolgerà la vita di Zoe, che si risveglierà in un luogo sconosciuto, attorniata da persone che non ha mai visto ma che sembrano sapere tutto di lei.
E poi un nome: Adam, chi è? Perché Zoe l’ha impresso nella sua mente? Lei ama Sebastian, che cosa c’entra quest’altro personaggio? Cosa vogliono da lei le persone che vivono al Santuario, l’istituto nel quale Zoe sta studiando?
Tanti, troppi buchi in una storia che sa di passione e amore dimenticato.
Una vicenda da ricostruire pian piano, pezzo dopo pezzo, prima di arrivare alla fatidica ultima pagina e scoprire che…

Barbara Baraldi, regina incontrastata del gothic, ci regala un’altra splendida avventura di Zoe e un’altra volta il nostro cuore mancherà diversi battiti, leggendo le gesta della nostra eroina.
Un libro corposo che, quasi magicamente, finirà in un tempo breve, brevissimo, mentre sarete presi dalla storia di Zoe e dai sui enigmi.
Enigmi che si dissiperanno nella vostra mente ma che rimarranno nel vostro cuore, pronto per un altro capitolo della vita di Zoe.
E se un’autrice riesce a creare quest’aspettativa, significa che ha colpito nel segno.