Studiare le pratiche lavorative di Attila Bruni e Silvia Gherardi

Studiare le pratiche lavorative (il Mulino, 2007) di Attila Bruni e Silvia Gherardi descrive impliciti, taciti e caratteristiche dei contesti lavorativi. In particolare, vengono descritti alcuni degli elementi che presenti nella maggior parte dei contesti di lavoro determinano in modo preponderante i comportamenti di coloro che li vivono e frequentano.
Il testo, con taglio sociologico, mette in rilievo alcuni dei principali aspetti che un osservatore o un’osservatrice etnografici dovrebbero tenere in considerazione, in quanto la maggior parte di essi non è così facilmente visibile di primo acchito, ma parte integrante dei contesti lavorativi.

Il lavoro come pratica contestualizzata e artefatto del lavoratore spesso può prendere forme differenti dal momento in cui vengono potenziate e introdotte nuove strumentazioni tecnologiche che in qualche modo non rispondono esattamente alle necessità dei lavoratori. Gli artefatti lavorativi dovrebbero essere la rappresentazione del contesto di lavoro e delle sue intrinseche caratteristiche.
La tecnologia dovrebbe inserirsi nei contesti lavorativi a supporto delle necessità effettive e, inoltre, dovrebbero essere potenziate le pratiche e le attività volte a migliorare le abilità comunicative e linguistiche. Infatti, tra le principali difficoltà riscontrate dai lavoratori vi è quella di adeguarsi alla comunicazione e al linguaggio di uno specifico contesto di lavoro.

Le autrici, due esperte sociologhe propongono il loro sguardo sui contesti di lavoro e una serie di consigli per coloro che come professionisti si occupano dell’osservazione degli ambienti lavorativi e delle interazioni che in essi avvengono al fine di coglierne gli impliciti e apportare delle modifiche.