Sul lago di Garda
- Autore: David H. Lawrence
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2012
“Sul Lago di Garda” è un estratto di una squisita raccolta di racconti di viaggio intitolata Twilight in Italy, scritta da David Herbert Lawrence tra il 1912 e il 1913. Come suggerisce il titolo, l’assoluto protagonista è il bel lago lombardo.
Fu nell’agosto 1912 che il celebre scrittore inglese lasciò la fumosa e piovosa Inghilterra con la compagna Frieda Weekley von Richtofen alla volta dell’Italia, compiendo un lungo e faticoso viaggio a piedi. Giunti a Riva del Garda, l’idillio.
Come si evince dai suoi scritti, D.H. Lawrence si innamorò immediatamente dell’Italia, del suo clima e del suo lento e pacifico ritmo di vita. A Gargnano, ossia sulla sponda bresciana del lago, i due soggiornarono presso una casa privata (nella frazione Villa è tutt’oggi visibile una targa che identifica la loro presenza) e Lawrence vi trovò quell’ambiente mediterraneo che tanto lo affascinava, a contatto con la natura e lontano dalla società capitalista che rifuggiva.
Davvero splendido il primo dei racconti intitolato La filatrice e i monaci:
“Il vaporetto delle quattro scivolava sul lago dal confine austriaco, nascondendosi sotto la scogliera. Lontano, aldilà dell’Isola, il lato veronese giaceva come oro fuso smorzato. La montagna di fronte appariva così silenziosa che il battito del mio cuore sembrava affievolirsi, come se anch’esso volesse raggiungere il suo silenzio. Tutto era perfettamente calmo, pura essenza. Il piccolo vaporetto lì sotto, sul fondo del mondo, i muli giù sulla strada che non facevano ombre, anch’essi pura sostanza del sole in un viaggio sulla superficie di un mondo fatto di luce”.
Altrettanto d’effetto il racconto seguente, I giardini dei limoni, che decanta le limonaie gardesane, fonte di ispirazione per pensieri ben più profondi:
“Che cosa dovrà diventare allora il mondo? Vi erano Londra e le regioni industriali che si allargavano come una macchia nera sul mondo, orribile, distruttiva, mentre il Garda, sotto il cielo assolato, appariva di una bellezza intollerabile. Lontano, oltre, aldilà di tutte le Alpi innevate e dell’iridescenza del ghiacciaio eterno, vi era quest’Inghilterra, nera e sudicia e arida, dall’anima logora quasi erosa”.
Lo sguardo attento del viaggiatore che scopre nuovi paesaggi si fonde nella ricercatezza del linguaggio che, mai a caso, ripropone le riflessioni di D.H. Lawrence in maniera raffinata e colta sull’essere e sull’uomo moderno.
Elegante il volumetto dell’editore Mattioli 1885 che ha proposto nella prima edizione del 2012 questa bella raccolta.
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