Sul restauro (a cura di Alessandro Conti) di Ernst H. Gombrich, Otto Kurz, S. Rees Jones, Joyce Plesters

Nel 1999 ottenevo una seconda laurea in Conservazione dei Beni Culturali e per l’esame di storia del restauro dovetti preparare questo interessante libro edito da Einaudi: Sul restauro, a cura di Alessandro Conti, di Ernst H. Gombrich, Otto Kurz, S. Rees Jones e Joyce Plesters.

L’opera parte da lontano: nel 1947 alla National Gallery ci fu il restauro di affreschi che tolsero lo sporco da opere d’arte, ma crearono un dibattito sulla liceità del restauro in questione. La pulitura ha sicuramente privato le opere dalla sporcizia e dall’incuria, ma l’operazione non è stata condotta in modo adeguato dal momento che ha modernizzato le opere d’arte privandole della loro identità che si è formata durante il tempo.
E ci si chiede: quanto è giusto restaurare un’opera d’arte se non si rispetta il momento storico e l’artista che l’ha creata?

Il dibattito, che già era latente prima della Seconda guerra mondiale, prende forma e interessa personaggi del calibro di Kurz e Gombrich, di cui il curatore dell’opera, Alessandro Conti, riporta le idee e i saggi.
Il direttore del National Gallery difende il lavoro condotto dai restauratori, mentre imperversano le critiche di chi sostiene che un’operazione restauratrice debba rispettare l’originale e le fasi preparatorie.

Nel libro si parla degli artisti, delle committenze, degli interessi corporativi che si traducono in operazioni che costano molto denaro.
I dipinti presi in esame sono tanti, ad esempio la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, nella quale i rifacimenti vengono rimossi impunemente fino a quando non si scopre che erano dell’artista stesso, con conseguenze negative e ricadute economiche non indifferenti.

Sul restauro è un libro interessante con una polemica ancora attuale, che meriterebbe una maggiore visibilità.