Sull’isola
- Autore: Federico Baccomo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2023
Ci sono scrittori di successo che, lungi da rimanere ancorati a un genere letterario specifico, sono in grado di rinnovarsi percorrendo ogni volta strade diverse: è questo il caso di Federico Baccomo.
Milanese, ex avvocato, classe 1978, non solo è l’autore di romanzi molto diversi fra loro — dall’esordio con Studio illegale, seguito da La gente che sta bene, Woody, Anna sta mentendo, Ma tu sei felice?, fino a Peep Show —, ma scrive anche per il cinema, il teatro e la televisione.
Una delle principali caratteristiche del suo nuovo libro, Sull’isola (Mondadori, 2023), è la particolare struttura della trama in cui le vicende descritte nel romanzo che la protagonista — Marta, l’unico personaggio femminile — sta leggendo presentano un forte e incredibile parallelismo con la sua esistenza e con le situazioni che la vedranno coinvolta ad Aglaia, la piccola isola greca dove trascorrerà qualche giorno in solitudine:
Be’, potrebbe chiamarlo in tanti modi: trasferta di lavoro; impegnativo progetto professionale; soggiorno in un meraviglioso luogo mai visitato; ma, a essere davvero onesti, dovrebbe parlare soprattutto di fuga. Sì, questa parola le piace.
Marta, infatti, assunta nello studio milanese del celebre architetto Jacopo Cardopane, ha mentito al marito, anticipando di tre giorni la partenza per l’isola dove dovrà presentare l’elaborato progetto di un’avveniristica clinica di chirurgia plastica ed estetica, nel cuore di un gigantesco Parco Benessere destinato a spazzare via buona parte della flora esistente.
L’idea di scappare da Milano, di isolarsi, allontanandosi dal marito — l’uomo che, da un giorno all’altro, è misteriosamente andato in pezzi, e in pezzi ha mandato anche le certezze di lei — le è sembrata la risposta più sensata a un bisogno di serenità, il solo modo per non esplodere, per non farsi travolgere dallo sconforto in un momento in cui è richiesto il massimo della concentrazione.
Ad accompagnarla in questo viaggio, il libro acquistato in aeroporto solo perché incuriosita dall’immagine di copertina — una replica sorprendentemente accurata di una fotografia di lei bambina con il corpo proteso in avanti, in piena caduta — e dal titolo, “Una donna non dovrebbe viaggiare sola”, ovvero le stesse identiche parole pronunciate dal tassista dopo aver saputo che Marta è in partenza per lavoro: una vera e propria filippica contro le donne che “si sono messe in testa di fare gli uomini”.
Dapprima divertita e affascinata, poi disturbata, turbata e, infine, sconcertata dalle corrispondenze fra lei e Diana, la protagonista del romanzo, Marta si rende conto di condividere con lei non solo dettagli anagrafici, come l’età, o la crisi matrimoniale che sta vivendo e la fuga in un luogo esotico, ma soprattutto, emozioni, stati d’animo e situazioni, come l’incontro con un affascinante ragazzo, le cui conseguenze saranno imprevedibili.
Fino al momento in cui Marta:
Nella finzione delle parole sdolcinate e delle azioni da cliché che l’autore ha usato per manipolare l’emozione del lettore, percepisce una verità sotterranea, la verità intima di Diana e del ragazzo, due personaggi di fantasia che cominciano ad avventurarsi oltre il confine tracciato dalle intenzioni del loro creatore. È cambiato qualcosa nel passo del romanzo (o è cambiato nel passo della lettrice?); è come se, dopo un centinaio di pagine, finalmente Marta avesse cominciato a far parte del mondo dentro le pagine e i due protagonisti avessero cominciato a far parte del mondo fuori dalle pagine: un po’ più fantasiosa lei, un po’ più reali loro.
Frutto di una profonda consapevolezza della fragilità umana, della prevaricazione che ancora caratterizza i rapporti uomo-donna in campo sentimentale come in quello lavorativo, della violenza e della tentazione, Sull’isola è permeato da una continua tensione e da profondi contrasti e contraddizioni, non ultimo, lo scenario di un’isola paradisiaca, ma dai contorni chiaroscuri, che diventa teatro di un dramma cui sembra partecipare con giorni di tempo malevolo.
Il lettore è sollecitato a riflettere su temi quali l’amore e la solitudine, la possibilità di cambiare vita, l’importanza degli incontri casuali, le scelte che possiamo fare o che invece sentiamo come imposte.
Marta è un personaggio dai molteplici risvolti, in cerca di identità: accuratamente descritto dal punto di vista psicologico, diventa emblema della complessità dell’animo femminile, delle battaglie, delle rotture e dei tentativi di riconciliazione che avvengono al suo interno.
Come Marta prova a immaginare il destino di Diana, anche noi cerchiamo di capire fin dove si spingerà, quale futuro ha in serbo per lei l’autore. Eppure, alla fine, è Marta stessa a prendere possesso della sua vita, rischiarata dal sole come per una promessa di rinascita.
Proprio su questi temi intimi e universali insieme, sulle forze vitali e le svolte del destino che ci governano al di là del bene e del male, ma anche sulla potenza della creatività e della lettura, Federico Baccomo ha composto un romanzo profondo e avvincente per emozione e verità.
Sull'isola
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