L’insegnamento della geografia a scuola è ancora utile? Nelle raccolte di aforismi circola spesso una frase che non può lasciare indifferente chi si interessa di politica internazionale: “Dio usa le guerre per insegnare la Geografia alla gente”. La riflessione è attribuita a Ambrose Gwinnett Bierce (1842-1914), un militare e giornalista statunitense, che in Nord America fu tra gli scrittori più noti della sua epoca.
Ralph Keyes nel suo The quote verifier: who said what, where and when (2007) riporta tuttavia:
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WAR is God’s way of teaching us geography
The comment “War is God’s way of teaching Americans geography”, is continually attributed to Ambrose Bierce. Biographer David E. Schultz, who has nearly all of Bierce’s writing entered on his computer, cannot find this acerbic remark within that database. Schultz thinks its source more likely is the other person to whom the saying is often attributed: comedian-actor Paul Rodriguez. Rodriguez was quoted in the Los Angeles Times as having said at a 1987 Comic Relif event that “War is God’s way of teaching us geography”.
Verdict: Credit Paul Rodriguez, tentatively."
Ovvero nella traduzione:
La guerra è il modo che Dio usa per insegnarci la geografia.
L’aforisma “La guerra è il modo che Dio usa per insegnare la geografia agli americani” viene continuamente attribuito ad Ambrose Bierce.
Il biografo David E. Schultz, che ha quasi tutti gli scritti di Bierce raccolti nel suo computer, non riesce a trovare questo acido commento nel database. Schultz pensa che la fonte sia più probabilmente l’altra persona a cui spesso viene attribuita la frase: l’attore comico Paul Rodriguez. Rodriguez è stato citato nel Los Angeles Times per aver detto, durante un evento di beneficenza del 1987, che “La guerra è il modo di Dio per insegnarci la geografia”.
Verdetto: l’attribuzione va a Paul Rodriguez, provvisoriamente.
Comunque sia, soffermandoci sul valore del severo messaggio dell’aforisma, è impossibile non pensare subito agli eventi ancora in corso in Europa orientale.
Spesso i comici ironizzano sull’ignoranza degli statunitensi in ambito geografico, ma in Italia la situazione non è affatto migliore ed è ridicolo continuare a tenere gli occhi chiusi: nel nostro Paese la Geografia è il martire tra le materie scolastiche, la più sacrificata dal punto di vista delle ore di insegnamento e, incredibilmente, la più ignorata dai politici (di tutti gli orientamenti).
La geografia è la martire tra le materie scolastiche?
Il conflitto aperto tra la Federazione Russa e l’Ucraina dovrebbe essere un chiaro campanello d’allarme, un forte monito: la dimostrazione palese dell’importanza fondamentale dello studio della Geografia a scuola, a tutte le età e per tutti gli indirizzi di studio, fonte di conoscenze indispensabili per comprendere la realtà. Eppure, mentre il mondo è testimone di tensioni geopolitiche sempre più acute, nelle scuole secondarie di secondo grado italiane la Geografia è stata praticamente cancellata, ridotta a pochissime ore e spesso affidata a docenti non qualificati, non abilitati all’insegnamento per la specifica classe di concorso A021 (discipline geografiche nelle scuole secondarie di II grado).
È paradossale che nell’epoca della globalizzazione, in cui la comprensione del contesto geografico è un’esigenza che investe la quotidianità di chiunque nelle dinamiche sociali ed economiche, in Italia la Geografia - nei fatti - non venga ritenuta degna di ricoprire alcun ruolo nella crescita degli studenti.
Ancor più assurda è stata l’introduzione della cosiddetta "Geostoria", una materia che, a livello pratico, soventemente si concretizza solo in un’etichetta vuota che nasconde il fatto che in pratica le Geografie non sono insegnate.
La fantomatica Geostoria, così come è stata impostata, non è altro che un palliativo, un tentativo di mascherare una realtà intollerabile. Le Geografie, insegnate da docenti qualificati, permetterebbero invece di acquisire delle competenze che sono imprescindibili per vivere nel nostro tempo; non si può ignorare il fatto che la conoscenza della Geografia sia un pilastro fondamentale per la formazione di adulti consapevoli e responsabili.
L’importanza di studiare la geografia a scuola
È tempo che il governo italiano agisca e ponga fine a questa negligenza educativa.
Oggi più che mai, dobbiamo promuovere la reintroduzione dell’insegnamento della Geografia nei licei italiani e in tutti gli indirizzi di studio.
Ma l’introduzione e il potenziamento dell’insegnamento di questa materia devono avvenire con una premessa fondamentale: gli insegnanti di Geografia devono essere i docenti della classe di concorso A021, preparati specificamente per l’insegnamento della disciplina.
Non possiamo permetterci di continuare a ignorare la lezione che il mondo ci sta impartendo attraverso ciò che accade ogni giorno.
Soltanto attraverso una comprensione approfondita delle Geografie possiamo sperare di muoverci efficacemente tra le sfide geopolitiche e globali che ci attendono nell’imminente futuro.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sulla necessità di reintrodurre l’insegnamento della Geografia a scuola
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