Svegliare i leoni
- Autore: Ayelet Gundar-Goshen
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Giuntina
- Anno di pubblicazione: 2017
“Stava giusto pensando di non aver mai visto una luna più bella, quando ha investito l’uomo”.
Questo è l’incipit del secondo romanzo della scrittrice israeliana Ayelet Gundar-Goshen, “Svegliare i leoni” (Giuntina, 2017, traduzione di Ofra Bannet e Raffaella Scardi).
Il "lui" in questione è Eitan Green, un abile neurochirurgo israeliano, che è stato appena spostato da un grande ospedale di Tel Aviv a uno piccolo a Beer Sheva, una cittadina nel deserto del Negev. Eitan odia quello sperduto ospedale in quella polverosa cittadina. La moglie Liat Smocha, poliziotta, gli regala una jeep rossa per consolare il suo ego ferito. Eitan, una notte dopo un turno pesante, decide di fare un giro, prima di rientrare a casa, guidando la sua jeep, a tutta velocità, investe un uomo, un migrante eritreo. L’uomo è ferito mortalmente e il dottor Green, preso dal panico, fugge. Fuggendo Eitan decide di mantenere il segreto sull’accaduto. Quando la vedova della vittima si presenta alla sua porta, restituendogli il portafoglio, Eitan pensa che voglia ricattarlo economicamente.
Sirkit, invece, lo sfrutta come medico di eritrei clandestini malati. Sirkit lo condurrà in luoghi reali e interiori che Eitan non avrebbe mai immaginato di esplorare. E mentre la relazione con la moglie si deteriora sempre più, il rapporto con la giovane vedova eritrea si carica di emozione e attrazione reciproca. Nel frattempo a indagare sull’incidente è proprio Liat che non crede che l’omicida sia un sedicenne beduino.
“Svegliare i leoni” è un romanzo che tratta molti temi, alcuni dei quali personali, come l’equilibrio precario delle relazioni all’interno della famiglia Green, e traccia il ritratto di un’umanità dolente che ha perso ogni dignità fuori dal proprio Paese natio e che si ritrova a spacciare e rubare per sopravvivere; altri invece sono temi politici come i non facili rapporti fra ashkenaziti e sefarditi, la situazione dei rifugiati politici, l’immigrazione clandestina, lo sfruttamento, la droga, l’illegalità in Israele.
Ayelet Gundar-Goshen, israeliana, attivista per i diritti civili del suo Paese, scrittrice al suo secondo romanzo riesce a combinare elementi di vari generi letterari, dal romanzo psicologico al thriller poliziesco, dal romanzo sociale a quello di denuncia.
“‘Svegliare i leoni’ è un romanzo che corre sul filo della suspense, coinvolgendo il lettore in una riflessione sulla fragilità dei principi morali, sulla vergogna e sui desideri proibiti che si celano in ognuno di noi; un testo potente, universale e intimo che guarda e fa luce nelle zone nebulose dell’anima umana”.
Svegliare i leoni
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