Tabacco di Roberto Fraschetti

“Lo chiameremo Universo”
“Universo? Ma che razza di nome è?”
“È un nome bellissimo”

Quando nacque in Spagna il primo gennaio dell’anno 1800, il bambino dalla voglia a forma di colibrì all’altezza dell’osso sacro venne accolto proprio da queste parole.
Cresciuto in un ambiente di agiatezza e dissolutezze tipico dell’epoca, Universo trascorreva le sue giornate alla ricerca del piacere e della bellezza, doti che spesso trovava in armonioso connubio nelle donne. Temuto amante di insoddisfatte nobildonne, non fu un caso che un giorno, nell’anno 1835, si trovò a duello con un marito offeso, alla fine del quale fu incarcerato per omicidio. Grazie all’intervento di un potente zio cardinale, per evitargli una prigionia penosa, Universo fu messo in esilio sopra una nave in viaggio verso la lontanissima Cuba.
Sarà il Viaggio in nave - come tutti i viaggi dove non è tanto l’altrove che si cerca quanto la propria anima - a fare da ponte tra la vecchia vita di Universo e la sua nuova esistenza.
In particolare, due personaggi incontrati sulla nave cambieranno il suo destino:

• Secundo Gutierrez, potente proprietario cubano di piantagioni di tabacco, un uomo dalle radicate convinzioni schiaviste e verso il quale Universo non tarderà a sviluppare una profonda avversione;
• Irene, deliziosa fanciulla di origini francesi, dall’animo ribelle ed elevato ereditato da una nonna che aveva partecipato ai moti della rivoluzione francese, lasciando che le sue idee illuminate raggiungessero la nipote attraverso un baule pieno di lettere, che aveva così viaggiato nel tempo.

Irene e Secundo sono due antagonisti nella rappresentazione dei valori di giustizia e libertà nella prima, nonché sopraffazione e tirannia nel secondo, due poli opposti rappresentanti l’eterno conflitto tra bene e male, un equilibrio dove le scelte degli uomini fanno la differenza, e l’Amore ha il suo valore determinante.

Tabacco di Roberto Fraschetti è un romanzo intenso, che arriva attraverso sensazioni visive e tattili: ogni senso è in allerta, i rumori dell’oceano e della nave pervengono nitidi, i profumi dell’isola inebrianti, le bellezze dei luoghi e delle donne affiorano in superficie a rappresentare qualcosa di più ancestrale, i riti santeria delle popolazioni cubane sono magici e coinvolgenti tanto che sembra di essere lì, in quella Cuba dell’ottocento.
Tabacco, primo romanzo di una saga famigliare, è un affresco storico della vita cubana, dove i popoli oppressi rappresentati dai neri ridotti in schiavitù cominciavano a sollevare la testa, le prime rivolte che portarono nel corso della storia a nuovi orizzonti, nella sicuramente più discussa realtà politica e sociale del mondo: Cuba. Un’isola dove per capire cosa sia occorre stare in ascolto, con tutti i sensi. E leggendo questo romanzo è come starci, osservando i volti, i sorrisi, gli sguardi, le lacrime, di un popolo forte che nel dolore e nella gioia più volte ha scelto di rinascere.