Tartufi e delitti di Mauro Rivetti

Mauro Rivetti vive ad Alba, in provincia di Cuneo, e firma il suo primo giallo aperto al grande pubblico, intitolandolo Tartufi e delitti (Golem edizioni, 2020). Un libro che si immerge in terre ricche di storia e di grande atmosfera. Ambientato, infatti, in Langa, tra luoghi blasonati per i prodotti enogastronomici, tra cui spiccano il vino e il tartufo.
In questo ambiente si snoda la storia di Mario, un uomo dal passato pesante e ambiguo, un “passato crudo e brutale, un passato a cui avevo rinunciato”.
Ora è diventato un ottimo trifolau, un uomo, che con il suo cane, di notte, va in cerca di tartufi:

“La notte, per lui, era magica da sempre. Buia e fredda come la vita, ma se si ha la forza di resistere e se si possiede una pazienza solida come la roccia, allora si arrivava a vedere nel buio come se fosse giorno, e quell’esperienza regala splendidi doni. Il dono, per Mario, era il tartufo.”

Ma questa idilliaca atmosfera è destinata ben presto a non avere futuro. Viene ucciso il suo fido cane Tim, e il piccolo paese è sconvolto dall’uccisione di un noto chef di Alba. Mario viene chiamato in causa, e quel passato che aveva voluto con forza dimenticare torna prepotente. Riuscirà a tornare a un presente pulito e sereno? Cosa significano tutte queste brutali uccisioni?

Un giallo d’ambientazione, dal taglio classico. Tra terre di Langhe, sette spiritiche oscure e prive di ogni remora, chiese sconsacrate e guadagni facili, si snoda una vicenda che non può che affascinare per trama e personaggi ben costruiti e ben elaborati. Una penna intinta nel sangue, tra profumi paradisiaci e vini inebrianti, che non può che trascinare lontano il lettore, amante del genere.