Tefteri. Il libro dei conti in sospeso di Vinicio Capossela

"Tefteri. Il libro dei conti in sospeso" (Il Saggiatore, 2013) è un diario di viaggio scritto dal cuore dell’Europa in crisi: la Grecia nel 2012. Terra di musica, di viaggio, di eroi, di Omero, la Grecia è anche la terra del rebetiko. Ma quali possono essere le affinità fra la crisi e il rebetiko, la musica? Ce lo racconta Vinicio Capossela, cantautore, che si cimenta, ancora una volta, nella scrittura di libri. Il risultato è eccellente.

Tefteri significa taccuino. Ma questa raccolta di impressioni di viaggio in effetti è qualcosa di più. Pur non indugiando mai su di sé, Capossela ci presenta una galleria di personaggi, luoghi, musicisti, taverne, paesaggi, tradizioni affascinanti e struggenti in chiave molto personale. Il suo sguardo attento si posa su tutte le cose, l’udito coglie tutti i rumori.
La capacità intrinseca della scrittura di creare delle vere e proprie immagini ma anche dei suoni, degli odori, delle sensazioni, si dispiega in questo libro in tutta la sua forza, tanto che ci sembra di essere veramente nei luoghi descritti, di viverli.

Squisitamente poetica, nelle canzoni come nei libri, la scrittura di Capossela genera, in questo caso, una voglia irrefrenabile di viaggiare, incontrare, ascoltare le testimonianze delle persone, ma soprattutto di conoscere il rebetiko. Perchè, ci dice Capossela,

“consumare il rebetiko vuol dire rischiare. E’ una gioia che piega le gambe, che può farti cadere come un colosso di creta”.