Tengo tutto
- Autore: Randy O. Frost e Gail Steketee
- Genere: Psicologia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Centro Studi Erickson
- Anno di pubblicazione: 2012
Perché non si riesce a buttare via niente.
Il rapporto che intratteniamo con gli oggetti e il valore emotivo che attribuiamo loro può raggiungere livelli patologici, come nel caso della disposofobia, un disturbo che colpisce coloro che sono incapaci di buttar via le loro cose, che siano riviste vecchie di anni o ritagli di carta con un numero di telefono scarabocchiato sopra, o, in alcuni dei casi più gravi, veri e propri rifiuti.
Ci sono persone che accumulano di tutto per anni, tanto da dover costruire dei tunnel all’interno delle proprie case per spostarsi, con inevitabili problemi non solo di pulizia, ma anche di sicurezza. Negli Stati Uniti sembra che il 2-3% della popolazione ne soffra: stiamo parlando di milioni di persone.
Le cause non sono ancora state individuate con certezza, ma si possono elencare alcuni sintomi comuni: l’indecisione, l’incapacità di attribuire un valore agli oggetti, il perfezionismo, l’altissimo livello di ansia che colpisce il disposofobico quando qualcuno tocca le sue cose. Spesso il disturbo è collegato all’acquisto compulsivo, ma anche a un grado di intelligenza e sensibilità per i dettagli superiore alla media.
Si va dal caso dei fratelli Collyer, morti entrambi dentro casa e scoperti a distanza di giorni perchè non raggiungibili in mezzo alle 170 tonnellate di roba che avevano ammassato nelle stanze, a quello della gattara che rovina la vita a sè, ai propri familiari, ai vicini e ai gatti stessi perché non riesce a smettere di raccoglierli (o di prenderli ai legittimi proprietari).
Forse l’attuale sistema economico incentrato sull’avere e sulla pubblicità sta trasformando delle inclinazioni e dei problemi privati in un problema sociale:
Nella nostra cultura collezionistica, i disposofobici occupano un posto unico anche se non invidiabile, dove un problema della mente e del cuore incontra le fissazioni della cultura dominante.
Sebbene la disposofobia sia presente in quasi tutte le culture e tempi, considerando l’alto tasso di emulazione che pratichiamo nei confronti degli Stati Uniti, mi chiedo se presto dovremo istituire anche noi delle ditte specializzate negli sgomberi forzati di abitazioni piene come uova. Speriamo di no.
Certo che, dopo aver letto questo libro, ci si pensa due volte prima di decidere che il vestito vecchio o la collezione di tappi merita di essere conservata: non si sa mai come si comincia...
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tengo tutto
Lascia il tuo commento