Tentativo di esaurimento di un luogo parigino
- Autore: Georges Perec
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Voland
“...quello che generalmente non si nota, quello che non si osserva, quello che non ha importanza: quello che succede quando non succede nulla, se non lo scorrere del tempo, delle persone, della auto e delle nuvole”
Nulla di più preciso ed esauriente per raccontare il piccolissimo insolito libro di Georges Perec che la Voland ha ripubblicato recentemente, in occasione dei 30 anni dalla morte dello scrittore. Il celebre autore francese, noto soprattutto per “La vita. Istruzioni per l’uso”, ci racconta in queste poche finora inedite pagine tre giorni passati in un caffè parigino, a Place Saint Sulpice, ad osservare tutto ciò che avviene sotto i suoi sguardi maniacalmente attenti.
Siamo in un giorno preciso, il 18 ottobre 1974 alle 10 di mattina, e Perec, seduto al café de la Mairie, osserva tutto ciò che passa davanti ai suoi occhi e così continua a fare nei tre giorni successivi, cambiando solo l’orario della sua osservazione. Ecco allora l’incessante passaggio degli autobus (pieni, meno pieni, vuoti) attesi da tanti, o da pochi, o da nessuno, il passaggio delle auto (si elencano le marche, il tipo, il colore), dei taxi, quello dei camioncini, dei motorini, delle vespe, dei citybus con i turisti, quasi sempre giapponesi-che-fotografano-tutto; ancora uomini, donne, vigilesse (aubergines, melanzane, letteralmente, dal colore delle divise spiega il traduttore e curatore del libro, Alberto Lecaldano), e tanti piccioni che si posano, volano, tornano…. ma anche cani tenuti al guinzaglio, passeggini, bebé in braccio a papà frettolosi, scout con il loro guidone, bambine col cappello guarnito di pompon rosso, anziani, conoscenti che si soffermano a salutare Perec, che incuriosisce per la sua presenza incessante. Lo scrittore mangia panini col camembert, beve vittel o grappa alla genziana, forse si annoia un po’, tanto che ad un certo punto dice di veder passare l’imperatore del Giappone preceduto da 91 motociclisti... Ci ha preso un po’ in giro, Perec? Il libro mostra una voglia di originalità, di trasgressione, di sperimentazione di formule letterarie nuove, che negli anni settanta era di gran moda… ma è così anche ora? Chi sono i lettori che possono appassionarsi ad un’operazione così volutamente elitaria? La parola “esaurimento” che lo stesso autore cita nel titolo è la parola chiave opportuna per descrivere l’intera operazione, destinata a lettori davvero motivati.
Tentativo di esaurimento di un luogo parigino. TELP. 1
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