Fazi nella sua collana “Le strade” pubblica Terra di spezie (2021, titolo originale The Land of Spices, traduzione e cura di Roberta Gefter Wondrich, pp. 382) di Kate O’Brien (Limerick, Irlanda 3 dicembre 1897 – Canterbury, Regno Unito 14 agosto 1974), censurato in patria alla sua prima pubblicazione nel 1941 per gli accenni all’omosessualità contenuti.
Vita e opere di Kate O’Brien
Per comprendere l’opera letteraria di Kate O’Brien, riconosciuta come una delle autrici irlandesi più importanti del XX secolo, occorre leggere la sua biografia. Giornalista, scrittrice, drammaturga, orfana di madre a soli 5 anni, fu educata al Laurel Hill Convent. Da giovane completò gli studi all’University College di Dublino, per poi lavorare per il “Manchester Guardian” e in seguito come governatrice in Spagna. Da questa esperienza nacque l’ispirazione per il romanzo Mary Lavelle (Fazi 2016), pubblicato a Dublino nel 1936 e subito censurato perché ritenuto immorale in quanto trattava in maniera esplicita un argomento allora considerato tabù: l’omosessualità femminile.
Dopo avere esordito con un dramma, Distinguished Villa (1926), salutato da un notevole successo di critica, dopo una seconda esperienza teatrale, The Bridge (1927) pubblicò il suo primo romanzo, Without My Cloak (1931, premiato con lo Hawthornden Prize e il James Tait Black Prize), cui fece seguito The Anteroom (1934). I due romanzi costituiscono la saga di una famiglia irlandese attraverso tre generazioni fra Ottocento e Novecento.
Divenuta giornalista, scrittrice e drammaturga di successo, fu autrice anche di due libri di viaggi, Farewell Spain (1937), intriso di sentimenti repubblicani e per questo motivo le fu vietato per anni l’ingresso nella Spagna franchista, My Ireland (1962) e di un’autobiografia, Presentation Parlour (1963), nel quale si ritrovano molte vicende, personaggi e intere frasi utilizzate precedentemente nei romanzi, particolarmente in Terra di spezie.
Terra di spezie: il capolavoro della scrittrice
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Nelle opere di O’Brien, donna dalla mentalità aperta, il lettore incontra ritratti femminili intelligenti e sensibili che cercano l’affermazione di sé.
È ciò che avviene in Terra di spezie, considerato il capolavoro della scrittrice e il suo romanzo più autobiografico, divenuto un classico del Novecento irlandese, dove appaiono due figure femminili: la giovane Anna Murphy, piccola allieva nel collegio irlandese della Compagnie de la Sainte Famille, proveniente da una famiglia altoborghese, e Helen Archer, la Reverenda madre, all’apparenza fredda e impenetrabile, che conserva nell’animo un doloroso segreto. L’incontro tra queste due anime sensibili e delicate, nel corso degli anni sarà di giovamento per entrambe, orgogliose e indipendenti, consapevoli del proprio destino.
“All’età di diciotto anni, Helen Archer, per una ragione mai rivelata ad anima viva, aveva voltato le spalle a se stessa, alle proprie attitudini, a sogni ed emozioni, per intraprendere la strada dell’impersonale e attivo servizio di Dio”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Terra di spezie: il romanzo più autobiografico della scrittrice Kate O’Brien
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