Teste matte di Guido Lombardi e Salvatore Striano

Sasà e Totò sono cugini e amici per la pelle. Hanno entrambi nove anni quando il romanzo prende avvio e fin da subito ci rendono partecipi di quello che è il loro mondo. Scattano come saette, dopo il semaforo, entrano in un negozio afferrando qualche prodotto di bellezza ed escono alla stessa velocità. In lavori del genere, però, incontrare degli ostacoli è molto semplice. Per loro la scuola non è importante, preferiscono guadagnare qualcosa, girando per i vicoli, scappando dai poliziotti.
Questa è la vita della "Napoli cattiva" che abita i Quartieri Spagnoli.
Crescendo, e facendo la conoscenza di ragazzi poco più grandi di loro come Rummenigge oppure Cheguevara, continuano con i loro lavoretti: vendere sigarette di contrabbando, o merci più pesanti, "ricercate", i furti sui motorini...

Ma questa non è la storia di un gruppo di ragazzi che vengono imprigionati da un’organizzazione criminosa. Si dovrebbe, più correttamente, definire la storia di alcuni ragazzi, la cui "gang", per sopravvivere, decide di combattere quel mostro chiamato Camorra con le sue stesse armi. Sono loro a dare il titolo al libro Teste matte, di Guido Lombardi e Salvatore Striano (edito per Chiarelettere nel 2015 e riedito nel 2018 per Guanda).