Tetra Edizioni è una nuova casa editrice che propone un formato di lettura originale e stuzzicante: quattro racconti, al prezzo di quattro euro l’uno, che escono in libreria esattamente il giorno 4, quattro volte l’anno. Sembra uno scioglilingua, invece è una novità editoriale geniale e bellissima nata da un’idea di Danilo Bultrini e Luca Verduchi e affidata alla direzione dello scrittore e sceneggiatore Roberto Venturini.
Il progetto di Tetra è stato lanciato lo scorso 4 maggio con la prima Quartina ed è proseguito il 4 settembre con la seconda Quartina composta dai racconti di Maddalena Fingerle, Romana Petri, Daniele Petruccioli ed Eduardo Savarese.
I libri li riconoscete subito per il loro elegante formato quadrato (potete tenerli perfettamente in un palmo di mano) e per le copertine particolarissime realizzate con la tecnica del collage.
Sono pezzi unici, ma anche pezzi da collezione. Inoltre questi libri presentano un rischio (spoiler alert): possono creare assuefazione. Perché un racconto di Tetra Edizioni tira l’altro, proprio come le ciliegie. Si tratta di storie brevi - tutte di lunghezza inferiore alle cento pagine - e irresistibili. Si leggono tutte d’un fiato e non vi concederanno tregua. Potete iniziare un racconto mentre aspettate la metropolitana, per esempio, ed esserne talmente assorbiti da rischiare di sbagliare fermata. Il ritmo è incalzante e l’idea della linea narrativa breve, folgorante, autoconclusiva permette di riscoprire il piacere della lettura.
Il racconto lungo promosso da Tetra Edizioni rivela di avere un potenziale editoriale inatteso. È un genere inconsueto nella narrativa italiana - che tende a pubblicare soprattutto romanzi o raccolte eterogenee di racconti e poesie, una forma di narrazione più immersiva - ma dimostra una modalità di fruizione immediata e una comunicazione capace di adeguarsi perfettamente alla frenesia quotidiana dettata dai ritmi della contemporaneità. Il nostro tempo è fatto di una complessità di voci e di sguardi, è un mosaico multiforme composto di tanti tasselli dalla forma squadrata, proprio come i libri di Tetra.
In attesa dell’uscita della terza Quartina di Tetra Edizioni - prevista per il prossimo 4 novembre - scopriamo più nel dettaglio gli autori e i racconti della seconda Quartina.
Tetra Edizioni: gli autori della seconda Quartina
I quattro autori protagonisti della seconda Quartina di Tetra Edizioni sono delle voci interessanti e originali del panorama editoriale contemporaneo. Abbiamo la giovanissima Maddalena Fingerle, classe 1993, vincitrice del premio Italo Calvino 2020 con Lingua madre (Italo Svevo edizioni, 2021). Una penna affermata come quella di Romana Petri, scrittrice e traduttrice, autrice per Mondadori, Longanesi, Marsilio e Neri Pozza ora è in libreria con il suo ultimo romanzo Mostruosa maternità (Giulio Perrone editore, 2022).
Daniele Petruccioli, traduttore dal portoghese, autore del libro La casa delle madri (Terrarossa edizioni) giunto nella dozzina finalista del premio Strega 2020.
Ed Eduardo Savarese, magistrato e studioso di diritto internazionale, che ha esordito nella narrativa con Non passare per il sangue (2012), ora è in libreria con il suo ultimo romanzo È tardi! edito da Wojtek.
Tetra Edizioni: i racconti della seconda Quartina
Nel primo racconto della Quartina, Uno per due, Romana Petri ci immerge in una storia dal ritmo diabolico dove nulla è come sembra. Seguiamo le vicende della vita di Annie, una donna un tempo bellissima che ora ha superato i settant’anni e volge uno sguardo retroattivo alla propria esistenza ricomponendola come i tasselli di un puzzle. La vita ordinaria di Annie subisce uno stravolgimento improvviso quando si innamora di un uomo conosciuto per caso durante un vacanza con la famiglia. Per quest’uomo, un fotografo non bello né attraente ma carismatico, la donna abbandonerà marito e figli senza voltarsi indietro. Una grande storia d’amore? Può darsi. Sulla figura di Annie “un tempo bellissima” aleggia tuttavia un’ombra costante di rimpianto che la sua voce sembra levigare servendosi di un’ironia spietata. Le emozioni sono un territorio sdrucciolevole, fragile, in cui muoversi con circospezione perché è destinato a franare al primo terremoto. Il colpo di scena finale vi lascerà di stucco.
Uno per due
Link affiliato
Sotto la città di Daniele Petruccioli è invece un racconto cupo che ci trasporta nelle viscere di Roma. La grande bellezza della capitale appare spettrale e opaca, ne vediamo solo le albe scialbe e il buio delle notti tutte uguali in cui si perde la vita del protagonista, un uomo come tanti che ha abbandonato i sogni e le aspirazioni della giovinezza per vivere una routine forsennata fatta di ritmi di lavoro infernali pur di mantenere la famiglia. La penna di Petruccioli ci trasporta nell’abisso della coscienza del suo protagonista che è, a tutti gli effetti, un eroe mancato. Sembra che la realtà, con le sue grigie incombenze quotidiane, abbia preso il sopravvento sui sogni gloriosi della giovinezza: il matrimonio, i figli, poi le lunghe ore di lavoro logorante in cambio di una paga spicciola. Una vita come tante che deve affrontare lo spettro del fallimento cercando di non esserne schiacciata. L’insoddisfazione lavora nella mente dell’uomo come un tarlo ossessivo, sino a intorbidare il senso stesso delle sue giornate. Se ne sconsiglia la lettura in metropolitana, soprattutto se vi trovate a Roma lungo la tratta Termini-Anagnina: potreste non uscire illesi dal finale.
Sotto la città
Link affiliato
Originalissima la struttura narrativa di Una proposta stronza di Maddalena Fingerle che trasforma il racconto in un saggio scientifico-umoristico volto a indagare le inedite similitudini tra scrittura e maternità.
Il testo presenta anche l’apparato paratestuale tipico del saggio: note, bibliografia di riferimento eccetera. Una voce narrativa esilarante ci guida alla scoperta delle analogie che accomunano parto e scrittura con un effetto sorprendente. Fa ridere, ma anche riflettere - come si usa dire oggi - sia sulla maternità che su quell’esperienza mistica e creatrice che è la scrittura di un romanzo. Fingerle sviscera a fondo alcuni temi di grande rilevanza nell’attualità: i pregiudizi su maschile e femminile, le critiche rivolte al corpo delle donne, il cambiamento necessario nel linguaggio, l’importanza di “nominare le cose” per conferire loro lo status di esistenza. E, soprattutto, mette nero su bianco una certa tendenza dell’editoria moderna che mira a produrre bestseller in serie, come se la gestazione di un libro fosse paragonabile all’azione meccanica di sfornare una pagnotta.
Una proposta stronza
Link affiliato
Ne La camera di Ondino, Eduardo Savarese ci trasporta in un mondo surreale, che ricorda le atmosfere di un romanzo di Margaret Atwood. È il racconto più lungo della seconda Quartina e sembra consegnare il lettore a una nuova dimensione. Savarese in queste pagine riscrive il mito dell’ondina: una creatura priva di anima, simile a una ninfa, a cui è precluso di accedere al Paradiso, almeno che non si innamori di un essere mortale. Il suo protagonista, un intellettuale che ha scelto di ritirarsi dal bel mondo, sembra vivere in un limbo: trascorre le sue giornate rinchiuso in una stanza incantata che si trova al di sopra di una città ridotta in macerie da una recente apocalissi. Ondino riceve ogni notte una donna che chiede di poter avere accesso alla gioia più grande, quella di diventare madre. Mentre si concede alla pretendente vittoriosa, però Ondino, non può fare a meno di pensare a Lui, il giovane che gli ha rubato il cuore. Arte, bellezza e mito si intessono in una scrittura lirica (e ricca di citazioni) che conduce a un finale pieno di grazia.
La camera di Ondino
Link affiliato
Tetra Edizioni: un’anticipazione della terza Quartina
La terza Quartina di Tetra edizioni è in arrivo. Uscirà il prossimo 4 novembre con quattro nuovi racconti: Giorgia Tribuiani travolgerà i lettori con la prosa ritmica di Superstar; Alfredo Palomba li stupirà con l’arte metanarrativa in Piccola Gente; Valeria Viganò li folgorerà con lo stile visionario di I numeri sono buonissimi e, per il gran finale, arriva Il finimondo, il racconto graffiante firmato da Antonio Moresco.
Chissà quali altre sorprese l’originale formato di Tetra Edizioni riserverà ai lettori. Di certo puntare sul numero 4 si è rivelata un’idea vincente per permettere al grande pubblico di riscoprire il piacere della lettura e non solo.
Quella di Tetra è anche una sfida irresistibile per gli scrittori contemporanei, che ora sono chiamati a confrontarsi con un nuovo modello di narrazione, breve e audace, che ha un unico obiettivo: tenere il lettore incollato alla pagina.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tetra Edizioni: una lettura della seconda Quartina
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Lavoro con i libri News Libri Romana Petri Recensioni di libri 2022
Lascia il tuo commento