Tex. Magico West
- Autore: Gianluigi Bonelli
- Genere: Libri per bambini
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2011
L’illusionista Steve Dickart alias Mefisto è il nemico più ostinato e caparbio di Tex.
Mondadori ha la meritoria virtù di pubblicare delle raccolte storiche del ranger bonelliano. Nell’ultima Tex Magico West (Mondadori, 2011) ci sono dei frammenti di avventure del più nostrano del west: quello di Tex Willer.
La conquista delle grandi praterie dell’ovest è stata una leggenda riferitaci dagli americani. Il successo mondiale dei film e delle storie ha contagiato tutti i paesi, ma solo l’Italia è stata capace di aggiungere quel tocco di qualità rendendolo diverso e più ricco.
Anche gli americani credono che il vero west sia quello del genere spaghetti western, così all’inizio chiamato in America, per i bassi budget e la presunta approssimativa regia.
In realtà, l’italica fantasia, unita con l’epopea – anche se in decadenza - della conquista del west, sarà in grado di produrre grandi e noti artisti: Sergio Leone, Sergio Corrucci, Bruno Fulci e tanti attori americani come il glaciale Clint Eastwood.
Ma non solo cinema. I fumetti di Gian Luigi Bonelli sono nati prima e da subito racchiusero la possibilità di amalgamare il binomio fantasia e avventura. Ad avvantaggiare l’adattamento c’è la capacità intrinseca del fumetto di avere una maggiore disponibilità di accomodamento, sia tecnica sia nelle storie.
Nella raccolta non mancano le caratteristiche classiche del genere - sparatorie, scazzottate, inseguimenti, indiani, soldati ecc. – in più si aggiunge una cifra immaginaria fino a raggiungere vette di parossismo noir, come nelle pagine più emozionanti degli scontri fra il ranger e la coppia Mefisto e figlio Yama.
Dall’adattabilità dei bravi disegnatori di Bonelli nasce l’innesto dell’immaginario e dell’irreale nella tradizione. Non hanno vincoli, possono azzardare fughe in avanti, travalicano gli avvenimenti storici per ubriacarsi di intrugli, droghe, visioni, incubi,
Anche gli sciamani e la mescalina di Carlos Casteneda hanno la loro influenza.
Tex non ha servitù: il suo è un coraggio realistico, animato dal senso di giustizia umana; non crede alla magia, è diffidente di fronte alle illusioni inspiegabili.
Il modo diretto e intransigente con cui affronta i cattivi non lascia spazio a valutazioni fittizie. L’uomo è al centro della sua mentalità, l’uomo con le sue viscere, la sua pancia, capace di far del male terribile ma, anche, di essere disposto a sacrificarsi per il bene.
E’ un positivista, eppure non esita ad accettare le soluzioni magiche proposte, arrischiandosi in mondi irraggiungibili.
D’altronde se da una parte cowboy e indiani sono reali miti del west, dall’altra paura dell’ignoto, incertezza del futuro sono incubi. I due elementi possono, anzi, devono convivere.
Le storie di Bonelli sono semplici e lineari. I racconti non sono appesantiti dal miscuglio di elementi. Le storie sono consistenti e l’illustrazione rende l’immaginario.
Aurelio Galleppini è Galep il mitico disegnatore fin dalle origini. E’ il suo tratto minuzioso, solare, aperto a rappresentare Tex per l’eternità.
Nel frammento dell’episodio L’ombra di Mefisto, l’irreale è al culmine con l’apparizione di Mefisto morto al figlio. La rappresentazione delle tavole di Galleppini è adeguata, con i suoi realistici dettagli, con i suoi topi, i suoi avvoltoi. Le sue linee sono precise, ricche di particolari e di velocità.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tex. Magico West
Lascia il tuo commento