The River King di Alice Hoffman

In un’immaginaria cittadina del Massachusetts, il ritrovamento del cadavere di un giovane studente della Haddan School sconvolge una comunità in cui la presenza di questa esclusiva scuola è da sempre fonte di una netta divisione sociale. La morte del ragazzo, un emarginato che faticava ad integrarsi nell’ambiente scolastico, viene catalogata come suicidio, ma la verità sembra essere da subito più complessa di quanto l’apparenza faccia credere. Spetterà ad un ostinato e solitario detective portarla alla luce, mentre in parallelo alle sue indagini emergeranno anche i segreti della storia intrisa di leggende della cittadina.

In linea con molta della sua produzione letteraria, in “The River King” Alice Hoffman torna a dipingere con una prosa musicale e poetica la vita di una piccola città del New England e intesse il racconto usando un doppio filo, quello realistico e quello magico. Attraverso le figure dei due adolescenti Gus e Carlin, dell’insegnante-fotografa Betsy e del detective Abel, la scrittrice americana dimostra nuovamente tutto il suo interesse nei confronti di personaggi che faticano a conformarsi alla realtà in cui vivono e ne rimangono ai bordi.
Il romanzo è permeato di immagini legate all’acqua e ai fiori e Alice Hoffman con questi richiami è abilissima nel creare un’atmosfera a tratti cupamente gotica a tratti incantata. La vita della cittadina e dei suoi abitanti, seppure estremamente realistica e verosimile, è imbevuta di spiritualità e magia. Mentre si legge, sembra quasi di essere trasportati dalla corrente del fiume che tanta parte ha nella storia in un viaggio verso il cuore della vicenda e dei suoi personaggi, come se quella stessa acqua che ha portato la morte a Haddan fosse anche capace di lavare via gli strati di bugie e misteri su cui la cittadina poggia.

“The River King” è un libro che parla di amore e amicizia, di adolescenza e di pregiudizi, del peso del passato e delle dinamiche tipiche di una piccola comunità, fondendo con fluidità fantasia e romanzo giallo e mettendo al centro di tutto la verità. La scoperta di cosa sia davvero successo la notte della tragedia si accompagna infatti alla rivelazione di tante altre verità, soprattutto quelle dei personaggi principali, che arrivano a conoscersi in modo profondo e a fare scelte di vita improntate all’onestà verso se stessi, in una sorta di resa dei conti con i propri sentimenti.
Pur con un finale che è in parte poco risolutivo e sembra far prevalere una giustizia imperfetta, questo è un romanzo di grande ricchezza, a livello stilistico come di contenuti, e meriterebbe davvero una traduzione in italiano.