La casa editrice nottetempo pubblica Ti basta l’Atlantico? Lettere 1906-1931 (2021, edizione originale di riferimento: Virginia Woolf and Lytton Strachey, Letters, traduzione e cura di Chiara Valerio e Alessandro Giammai, pp. 276), prima edizione italiana completa dello scambio tra Virginia Woolf e Lytton Strachey, basata sugli originali archiviati in vari fondi internazionali, in particolare alla Mortimer Rare Book Collection dello Smith College in Massachusetts. Il carteggio include una sezione dedicata alla riproduzione di alcuni manoscritti.1
La traduzione delle lettere
La traduzione delle lettere è il risultato di un esperimento condotto da remoto, di un gioco di ruolo che è durato un anno, durante il quale i curatori sono rimasti ininterrottamente separati dall’Oceano Atlantico, lavorando per posta elettronica. Chiara e Alessandro si sono inviati le lettere che traducevano in ordine, come fossero lettere tra loro, aspettando la risposta dell’altro prima di tradurre la lettera successiva.
Chiara Valerio, scrittrice, critica letteraria, autrice radiofonica e teatrale, attualmente responsabile della narrativa italiana per Marsilio, a Roma e a Venezia, ha lavorato esclusivamente sulle lettere di Virginia Woolf.
Alessandro Giammei, critico letterario e scrittore, assistant professor di Italianistica e Letteratura comparata al Bryn Mawr College, in Pennsylvania, ha lavorato e tradotto a Filadelfia e a Eugene, Oregon (USA), le lettere di Lytton Strachey.
Virginia Woolf e Lytton Strachey
Virginia Woolf, nata Stephen, (Londra, 25 gennaio 1882 – Rodmell, 28 marzo 1941), scrittrice, saggista e attivista britannica, viene considerata come una delle principali figure della letteratura del Novecento. Fortemente impegnata nella lotta per la parità dei diritti tra i sessi, fu sposata con lo scrittore, editore, giornalista e teorico politico Leonard Woolf (Londra, 25 novembre 1880 – Rodmell, 14 agosto 1969).
Nel periodo fra le due guerre Virginia Woolf, magnifica autrice di capolavori quali La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927), Orlando (1927) e del saggio Una stanza tutta per sé (1929), fu componente del Bloomsbury Group e figura di rilievo nell’ambiente letterario londinese.
Lytton Strachey (Londra, 1º marzo 1880 – 21 gennaio 1932) scrittore, critico letterario e saggista, anche lui uno degli animatori del Bloomsbury Group, è stato l’inventore di una nuova forma, raffinata e letteraria, di narrazione biografica. Tra le opere di Strachey ricordiamo Eminenti vittoriani (1918), La regina Vittoria (1921) ed Elisabetta e il conte di Essex (1928).
Ti basta l'Atlantico? Lettere 1906-1931
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La corrispondenza
“Draycot Terrace, St. Ives, Cornovaglia, mercoledì [22 aprile 1908]
Caro Lytton […] Trascorro la maggior parte del mio tempo, sola col mio Dio, nella brughiera. Questo pomeriggio, sono rimasta seduta per un’ora (ma forse erano 10 minuti) su una roccia, a cercare di capire come descrivere il colore dell’Atlantico”.
La corrispondenza riprodotta nel testo copre un periodo di quasi venticinque anni. La prima lettera risale a quando Virginia Stephen e Lytton Strachey avevano, rispettivamente, ventiquattro e ventisei anni. L’ultima è stata scritta poche settimane prima della scomparsa di Lytton. Le famiglie dei due corrispondenti erano, nella generazione che li ha preceduti, unite da rapporti d’amicizia.
Woolf, “la più alta voce letteraria europea della tarda modernità”, e Strachey “maestro del saggismo biografico”, nel loro dialogo scritto hanno parlato di tutto. Di cose serie: il successo immediato di uno, e il successo più lento dell’altra, opinioni letterarie. E di cose meno serie: pettegolezzi, mondanità, amici in comune, malattie presunte.
Una corrispondenza fondamentale, che fa comprendere al lettore che la luce guida di Woolf e Strachey sia stata la letteratura, fortemente intrecciata alle loro esistenze, quella letteratura alla quale hanno dato entrambi un alto contributo.
“67 Belsize Park Gardens, Hampstead, N.W., 23 aprile 1908
Cara Virginia… E tu? Ti basta l’Atlantico? Penso spesso di essere un selvatico uomo dei boschi, incomprensibile per le persone civili che vivono in Cornovaglia e scrivono di Delane in quanto Uomo”.
1 Per le immagini dei manoscritti originali: Papers of Virginia Woolf, Mortimer Rare Book Collection, mrbc-ms-00001, Smith College Special Collections, Northampton, Massachusetts.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ti basta l’Atlantico? Lo scambio epistolare tra Virginia Woolf e Lytton Strachey
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