Tomato Red di Daniel Woodrell

Daniel Woodrell è considerato uno dei maggiori scrittori americani viventi. I suoi libri hanno ottenuto premi e riconoscimenti. Ha scritto: La versione della cameriera, La morte di Sweet Mister. Ora torna in libreria con Tomato Red (NNEditore, 2020, trad. G. Calza), un classico esempio di hard boiled sulla scia di Chandler e Dashiell Hammett.
Chi è Tomato Red? È Jamalee, una ragazza dagli squillanti capelli rossi, che con il fratello Jason cresce ai margini della società. Quando incontrano Sammy Barlach, mentre cercano di rapinare una villa, si compone così un trio alquanto assurdo. Sammy è un buono, che la società costringe a una vita di eccessi e di grande solitudine. Inizia così un’amicizia particolare, ai limiti, che ha un motto:

“Ridotto all’osso, anch’io non sono altro che una canzone dei Beatles.”

E sulle note di questa melodia si nasconde una tragedia destinata a sconvolgere le esistenze già di per sé complicate dei tre personaggi. Come ne usciranno i tre amici? La società li emarginerà, condannandoli, una volta per tutte? O è possibile una redenzione anche per chi vive ai limiti?

Ambientato negli Ozarks, un altopiano che si estende tra gli stati centrali Missouri, Arkansas, Oklahoma e Kansas, il libro è una commistione di denuncia sociale, giallo vero e proprio, e sesso. I personaggi e il loro vivere ai margini, in un labile confine tra giustizia e ingiustizia, sono il punto focale del testo. Vivono in realtà difficili, in modo altalenante, ma si entra in empatia con loro, senza troppo giudizi. Perché “nascere dalla parte sbagliata della ferrovia” conduce spesso a commettere atti maligni in nome della stessa sopravvivenza umana.

Per chi ama i romanzi americani al limite, che trasudano rabbia e dolore, Tomato Red è particolarmente indicato. Una lettura differente, con un motto significativo e indicativo:

“Ero nato ai margini del mondo. Certo, ma per l’inferno, mi ero offerto volontario.”