Tornando da un amico di Silvia Piozzi

In “Tornando da un amico” di Silvia Piozzi (Leucotea, 2016), la Milano degli anni sessanta è descritta con uno stile veloce e incalzante, dove le figure di due adolescenti compagni di scuola, Paolo e Vito, vivono realtà diverse, separati da condizioni sociali agli antipodi: Paolo è figlio di un operaio che emigra in Germania per trovare lavoro; Vito invece appartiene ad una famiglia borghese. Alla fine delle scuole medie le loro vite si separano. Paolo inizia a lavorare in fabbrica per guadagnare un po’ di soldi e aiutare sua madre, Vito invece continua gli studi.
Paolo è un giovane con tanta buona volontà e voglia di imparare. Pur di uscire dalla miseria studierà di sera fino a conseguire un diploma.
L’incontro con Sonia, sua coetanea, non sarà solo l’inizio di un amore che, non senza problemi, durerà tutta la vita ma bensì l’unione di due menti intraprendenti dotate di tenacia e desiderio di emergere.
Fonderanno un’Azienda che avrà successo.
Gli anni trascorrono, nascono tre figli e, seppure con molta fatica, la loro vita diviene agiata.
Vito invece si laurea e si dedica alla politica inseguendo ideali di uguaglianza e libertà. Mentre Paolo trova nel lavoro e nella famiglia soddisfazioni che lo ripagano di tante rinunce, Vito resta deluso e diviene un uomo totalmente diverso dal ragazzo idealista che era.
La loro amicizia, che continua negli anni, cambia perché loro sono divenuti col tempo uomini le cui scelte comportamentali li condurranno verso azioni lontane da qualsiasi valore morale.

I mutamenti della nostra società, negli ultimi quarant’anni, portano le figure di questo romanzo lungo il percorso di un’intera vita dove ognuno vive una solitudine drammatica che conduce verso un finale imprevedibile e inatteso.
Di capitolo in capitolo noi lettori possiamo rivivere le emozioni della giovinezza, colma di sogni e ideali, fino a giungere a quella maturità che spesso ci rende cinicamente disillusi perché il trascorrere del tempo talvolta ci cambia e non sempre diventiamo migliori.