Tre stanze per un delitto. Il ritorno di Poirot di Sophie Hannah

Piccola perla per nostalgici questo omaggio che la scrittrice Sophie Hannah ha voluto regalare ai veri appassionati di Agatha Christie. “Tre stanze per un delitto. Il ritorno di Poirot" (Mondadori, 2014) ci regala una divertente avventura in cui l’acume del famoso detective dalla buffa andatura e parlata belga ben si colloca per risolvere una misteriosa catena di delitti.

Per prendersi una pausa, infatti, il detective decide di allontanarsi solo di pochi metri dalla sua abitazione a Londra, alloggiando in una piccola locanda adiacente. Nella stessa residenza, alloggia anche il giovane detective Catchpool di Scotland Yard, che affiancherà a fatica la mente analitica e "smart" dell’esperto Poirot e che si farà cronista della vicenda.

“Scrivo questa storia a beneficio mio e di nessun altro. Una volta che il resoconto sarà completo, lo leggerò e rileggerò finché non riuscirò a fare scorrere gli occhi sulle parole senza sentirmi sconvolto quanto adesso, mentre le scrivo…”

Una sera, mentre si gusta uno dei migliori caffè di Londra, se non il migliore, entra nella locanda una giovane donna trafelata e angosciata, attirando lo sguardo e la curiosità di Monsieur Hercule. Costui le si avvicinerà e scoprirà dalla giovane donna che sta per essere commesso un omicidio di cui lei sarà la vittima, ma che lui non dovrà far nulla per fermarlo o impedirlo.

Ci sono miccia e scintilla migliore per ogni bravo investigatore per condurlo proprio nella direzione opposta?

“Chissà che non serva a dare ossigeno alle vostre celluline grigie.”

Nella migliore tradizione di Agatha Christie, Sophie Hannah riprende, con sapiente metodica, i più classici cliché, le famose riunioni di tutti i sospettati in un’unica stanza, la teatrale esposizione dei fatti e delle deduzioni che hanno portato alla soluzione del caso, tanto che, spesso, tendiamo a dimenticare che stiamo leggendo un "omaggio"!

Ne esce un benevolo, fedele, piacevole affresco della migliore tradizione gialla, che a mio modesto parere nulla ha da invidiare ai grandi del passato!