Trust
- Autore: Hernan Diaz
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2022
Hernan Diaz con il suo nuovo romanzo, Trust (Feltrinelli, 2022, trad. A. Arduini), ha voluto osare: la sua storia è raccontata da quattro voci diverse in quattro modalità di scrittura differenti.
La prima è quella di Harold Vanner, uno scrittore famoso che pubblica un romanzo molto discusso, Fortune, i cui protagonisti sono il ricco e imperscrutabile uomo d’affari Benjamin Rask e sua moglie Helen. Di quest’ultima Vanner racconta l’infanzia difficile che la vede spostarsi di Paese in Paese insieme ai suoi genitori. Il padre ne cura l’istruzione in maniera maniacale, spingendola ad apprendere sempre di più e sempre meglio le discipline più svariate. I due hanno un rapporto simbiotico finché l’uomo non inizia a mostrare segni di disturbi psichici, che lo portano a perdere completamente il contatto con la realtà. La madre della ragazza, invece, è impegnata a tessere relazioni sociali al fine di ottenere ospitalità per sé e la sua famiglia, ormai priva di qualsiasi risorsa economica, e per riuscirci sfrutta le particolari doti mnemoniche di Helen per intrattenere e ingraziarsi amici e conoscenti.
Nella seconda parte del romanzo Helen incontra e sposa Benjamin Rask. La loro non è sicuramente una relazione romantica ma una convivenza pacifica basata sul rispetto reciproco. Helen trascorre le sue giornate da sola fino a che non iniziano a manifestarsi in lei sintomi di uno squilibrio mentale. Pertanto, chiede a Rask di condurla nel sanatorio svizzero dove era stato ricoverato suo padre e da cui era fuggito. Qui Helen viene sottoposta a diversi trattamenti sperimentali che ne causano la morte.
Il secondo punto di vista è quello di Andrew Bevel, il quale riconosce se stesso e sua moglie nella storia di Venner e per questo decide di raccontare la sua versione dei fatti: i suoi successi in borsa, il rapporto con la sua dolce ed eterea moglie Mildred morta di cancro, la storia dei suoi antenati, il suo talento per la matematica che l’ha reso così bravo negli affari e così via. La storia di Bevel è riportata nella forma di un’autobiografia caotica e mai ultimata.
La terza voce è di Ida Partenza, una ragazza di origini italiane che viene assunta da Bevel affinché scriva le sue memorie, in particolare quelle riguardanti sua moglie, la quale, a detta sua, non ha nulla in comune con la Helen di Venner. Ida, però, capisce subito che l’uomo sa ben poco di Mildred e che il ritratto che viene fuori dalla sua penna non le renderà mai giustizia.
Bevel nel riferire le sue reminiscenze a Ida è più concentrato a parlare di sé che della moglie. Spiega alla ragazza come il suo successo e le sue azioni abbiano favorito l’intera società americana. Vuole a tutti i costi difendersi dalle accuse che lo vedono come artefice del crollo della borsa del ’29 da cui solo lui è emerso più ricco di prima.
Ida non riesce a terminare la sua opera perché Bevel muore improvvisamente. Questa esperienza però la spinge a continuare i suoi studi e a diventare una scrittrice.
All’età di settant’anni la donna si reca nella casa dei Bevel, ormai aperta al pubblico, e trova tra gli appunti e i quaderni di Mildred una sorta di diario.
Il quarto punto di vista, infatti, è proprio di Mildred. La donna descrive principalmente la sua permanenza nel sanatorio in Svizzera, dove risiede a causa di un cancro, ma ogni tanto si lascia andare ai ricordi e alle riflessioni. Le sue parole ci svelano che c’è della verità sia nel racconto di Verner che in quello del marito ma anche tante bugie. La vera mente dietro gli affari di Andrew Bevel è lei. È Mildred a possedere un talento per la matematica. Talento che mette al servizio del marito quasi fino al termine dei suoi giorni.
Diaz ha avvolto la donna in un alone di mistero tale da rendere la notizia sconvolgente per il lettore, anche se sconvolgente non è. Nell’adattamento cinematografico The Wife. Vivere nell’ombra (tratto dal romanzo The Wife di Meg Wolitzer) troviamo una storia simile, in cui si scopre che Joan Castleman, protagonista del film, è la vera autrice dei libri che hanno condotto il marito a ottenere il premio Nobel per la letteratura.
Dunque, dal punto di vista della trama Diaz non è stato poi così audace. È la struttura che ha dato al romanzo a rendere Trust così particolare, avvincente e piacevole. Nessuna delle quattro storie è completa e nessuna ci dice come siano andate realmente le cose; ci fanno soltanto intravedere la vita e la personalità dei protagonisti come se li guardassimo attraverso una carta traslucida che non è altro che il punto di vista di chi racconta. La lettura è senza dubbio impegnata ma, grazie alla scrittura scorrevole e immediata, risulta fluida dall’inizio alla fine.
Trust
Amazon.it: 3,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Trust
Lascia il tuo commento