Tutto è in frantumi e danza di Guido Maria Brera e Edoardo Nesi

Una società che passa da un secolo all’altro, una popolazione intimorita da quello che potrebbe accadere con un nuovo millennio alle porte: in Tutto è in frantumi e danza Guido Maria Brera, all’epoca nemmeno trentenne, ma esperto di economia e finanza e tra i soci fondatori del gruppo Kairos, e Edoardo Nesi, scrittore e politico italiano in quel periodo attivo e reattivo alle azioni del governo, scrivono un bilancio di aspettative e presentano il conto di quanto inaspettatamente ha colpito un popolo che non si rendeva conto degli agi e dei benefici di cui poteva godere.

Dopo il duemila il benessere economico al quale si erano abituate almeno due generazioni mano a mano andrà scemando. I due autori proveranno a ripercorrere le tappe economiche e politiche di quegli anni, gli accadimenti che hanno segnato il futuro dell’Europa e una progressiva perdita di denaro che la cittadinanza ha riscontrato. La crisi economica scoppiata nel 2008 sarà l’ennesima conferma della tragedia economica che il nuovo millennio ha diffuso in Europa e non solo, vedendo infrangere sogni e desideri di persone che si illudevano facendo bilanci sulle prospettive degli anni Ottanta e Novanta.

Un libro che racconta la realtà, senza giri di parole, senza cercare capri espiatori, ma denunciando i fatti, gli accadimenti e raccontando alcuni impliciti finanziari e politici che ai più, non addetti ai lavori, potrebbero essere sfuggiti.
Tutto è in frantumi e danza è un testo che, letto nella cornice epidemiologica in cui ci troviamo, potrebbe rendere evidenti alcune difficoltà economiche che il nostro paese e il resto del mondo stanno affrontando in queste settimane e che si troveranno ancora per molto tempo ad affrontare, sebbene la speranza è sempre quella che tale situazione si concluda quanto prima e possa ristabilirsi una condizione di pseudo benessere. Di certo non torneremo come prima. Infatti, come espressamente denunciato nel testo, sebbene le crisi moderne vadano a colpire in modi differenti i vari target di popolazione, da ciascuna tutti escono cambiati.