Tutto il cinema è Addio
- Autore: Michele Montorfano
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Graphe.it edizioni
- Anno di pubblicazione: 2022
Un testo imperdibile per chi ama il cinema, un breve viaggio nella storia dei film per parlare del legame del cinema con il tema dell’addio è Tutto il cinema è Addio (Graphe.it Edizioni, 2022) di Michele Montorfano, un giovane autore studioso di cinema e filosofia. Un libro unico e di nicchia, basterebbe leggere la sola bibliografia, una scelta che ancora una volta sottolinea la qualità dei libri editi da Graphe Edizioni, la casa editrice perugina che ama le sfide editoriali e seguita a premiarci con opere di pregio.
Uno degli ultimi film che ho vissuto al cinema è stato Belfast di Kenneth Branagh, una vicenda emozionante non solo per la mia passione per la terra d’Irlanda, ma anche per il coinvolgimento nella storia personale del regista. In un piano sequenza è incorniciato il volto della madre di Kenneth, una bellissima giovane donna, inginocchiata su di lui bambino, nella strada della loro casa a Belfast mentre erano in corso violenti scontri tra protestanti e cattolici. È china a proteggerlo e la macchina da presa si avvicina lentamente sul suo volto, sui suoi occhi che brillano, in una lettura del regista di profondo affetto nel ricordo della madre e sul loro addio.
“Il cinema apre un sentiero enigmatico tra il tempo e lo spazio; andare al cinema è un viaggio dove sogno e mistero si uniscono”.
È proprio così: il cinema non è solo un luogo fisico, con la sua struttura architettonica accogliente da far pensare a un’agorà dove il pubblico e il privato si incontrano, con le confortevoli sale nelle quali accediamo che sembrano farci andare incontro a una vera e propria festa; “solcare l’atrio di un cinema è entrare nel cuore di un mistero dove il tempo della nostra vita inizia a sciogliersi”. E a questo punto il cinema prende forma, inventa storie, il film si impossessa delle immagini e insieme si attraversa il mondo. È una fessura aperta su “una strana verità”, una felicità che ci attraversa ancora prima di parlare. Come ha scritto anche Andrej Tarkovskij ne La forma dell’anima. Il cinema e la ricerca dell’assoluto, la specificità del cinema e la sua idea di immagine cinematografica altro non è che una scultura del tempo.
Il cinema è il nostro vivere, scrive l’autore, il nostro rivivere, sprofondare nel passato della nostra anima. “Che tutto accada, questo è l’Addio”. E in questo breve volume viene esplorato da prospettive differenti, le cui immagini possono ferire, ricucire, lenire, perché questa è “la strana verità” del cinema, che nella sua oscurità si può sentire così tanto da illuminarci dopo.
Un saggio interessante, colto e accurato, nel quale l’autore coniuga la cultura delle frames cinematografiche con la percezione delle emozioni, soprattutto nell’Addio, in quel luogo di apparizione dove l’immagine si deposita, ed è per questo che il cinema non finisce mai anche quando i film finiscono. Michele Montorfano ripercorre, in questo suo ultimo splendido lavoro, un approfondimento estetico sull’arte del sentire nel racconto di alcuni film significativi; dall’eroe romantico e dannato nei suoi peccati in Drive, all’addio negli occhi struggenti di Ilsa in Casablanca, “al ridere fino al punto di fermarsi” di Guido nel celebre film felliniano 8 e ½. Storie che sono un’Addio, addii silenziosi, ostili, addii disperati, di un cinema che sa riconsegnarci il mondo delle emozioni, la conoscenza, la sensibilità e la nostra libertà. Consigliato!
Tutto il cinema è Addio
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