Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone

Andrea, inaffidabile e single incallito, è chiamato da sua sorella Marina a tener compagnia al padre malato. Quest’ultima figura, assai assente nella crescita dei figli, essendo un comandante e quindi "costretto" a passare la maggior parte del tempo sulle navi, inganna Andrea e gli chiede di essere portato sull’isola di Procida - isola dove è cresciuto - come ultimo desiderio prima di morire.
Nonostante la sorella Marina, maniaca del controllo e della perfezione, abbia lasciato delle regole fondamentali da seguire in sua assenza, il protagonista di Tutto sarà perfetto si lascia convincere e si imbarcano verso l’isola.
Attraverso dei flashback, Andrea ci racconta il suo passato: un bellissimo rapporto e somiglianza con la madre, nonostante i suoi problemi e il pessimo e maggior antagonista che la vita gli ha riservato: il comandante Scotto, nonché suo padre.
Ebbene sì, il ragazzo racconta la lontananza non solo fisica con l’uomo, ma con il susseguirsi della storia, a colpi di pregiudizi e sentimentalismi, i due sono in eterno avvicinamento e conflitto allo stesso tempo.

Lorenzo Marone, attraverso la fluida e bellissima scrittura, ci catapulta in una storia all’ordine del giorno. L’autore tenta di farci capire il rapporto dissonante tra padre e figlio e l’intento di voler recuperare, ma allo stesso tempo lasciare tutto com’è, perché ognuno di loro deve combattere le sue paure e smussare parte del suo carattere, ma, soprattutto, dovranno deporre le armi e abbandonare definitamente il passato.
L’autore riesce a farci leggere le vicende di Tutto sarà perfetto (Feltrinelli, 2019) tutto d’un fiato in modo lineare così che noi lettori non possiamo perderci nemmeno un passato, neanche una singola emozione.

Che dire? Marone riesce sempre a farci amare la lettura e i suoi romanzi. Grazie Lorenzo!

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