Quando si parla di ucronia (ucronìa) si fa riferimento a un sottogenere della narrativa fantastica basata sulla premessa che un determinato periodo storico abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale. In pratica gli autori di romanzi ucronici si chiedono cosa sarebbe successo se un qualsiasi grande evento del passato avesse avuto un esito diverso da quello reale. E l’ascesa del nazismo e la Seconda guerra mondiale sono stati una notevole fonte di ispirazione.
E se i nazisti avessero vinto? Tre libri da leggere
Link affiliato
Philip K. Dick, autore di fantascienza precursore del cyberpunk, dette alle stampe nel 1962 uno dei suoi romanzi più riusciti, La svastica sul sole (conosciuto anche come L’uomo nell’alto castello), in cui immaginava che, a seguito della vittoria delle forze dell’Asse, l’America venisse divisa in due sfere d’influenza, una asservita al terzo Reich e l’altra sotto il controllo del Giappone. Mentre sulla costa ovest i giapponesi sono ossessionati dagli oggetti del folklore americano, gli sconfitti sono i veri protagonisti della narrazione: Robert Childan, un antiquario collaborazionista affascinato dalle teorie razziali; Frank Frink, l’artigiano ebreo che gli rifila false antichità; la sua ex moglie Juliana Frink, maestra di judo in cerca di un verità sempre più sfuggente. Mentre incombe una possibile guerra fra le due potenze vincitrici, uno strano libro circola clandestinamente per l’intera nazione: La cavalletta non si alzerà più, un romanzo che delinea una storia alternativa, in cui l’Asse viene sconfitto dagli Alleati…
leggi anche
L’uomo nell’alto castello: differenze e analogie tra la serie tv e il romanzo di Philip K. Dick
Link affiliato
Nel 1978 esce il romanzo ucronico di Len Deighton, La grande spia, in cui l’autore immagina l’invasione della Gran Bretagna da parte dei nazisti. Trattasi di una storia di spionaggio, in cui il protagonista, Douglas Archer, ispettore di Scotland Yard, è costretto a destreggiarsi fra le SS e vari gerarchi tedeschi, durante un’indagine per omicidio: la vittima è uno scienziato inglese che collaborava con un’equipe di tedeschi alla creazione di quella che sarebbe dovuta essere la prima bomba atomica.
Link affiliato
Il 1992 è l’anno del debutto dell’autore di thriller a sfondo storico Robert Harris: il suo primo romanzo, Fatherland, è ambientato a Berlino nel 1964, in un mondo alternativo in cui l’impero tedesco si estende dal Reno agli Urali. Il presidente degli Stati Uniti sta per recarsi in Germania per trattare con un Hitler ormai ultra settantenne, ma alla vigilia dell’incontro un gerarca nazista viene ucciso in circostanze misteriose. Le indagini vengono affidate a Xavier March, agente della kriminalpolizei ed ex comandante di sottomarini u-boot, un uomo dubbioso che non ha mai davvero creduto nel Reich. Le sue indagini lo porteranno a scoprire una verità sconvolgente che riguarda gli ebrei deportati tanti anni prima; con l’aiuto di una giornalista americana tenta di rivelare al mondo l’atroce scoperta.
La Storia (rigorosamente con la S maiuscola) è stata spesso una preziosa fonte di ispirazione per i romanzieri di ogni tempo, e il genere ucronico ha dato un ulteriore slancio alla fantasia di alcuni di loro.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ucronia e nazismo: e se la Germania avesse vinto la Seconda guerra mondiale? I libri da leggere
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Libri da leggere e regalare Fantascienza
Lascia il tuo commento