Un Natale diverso
- Autore: Alex Haley
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Rizzoli
Radici è stata sicuramente la miniserie televisiva più seguita e più popolare della seconda metà degli anni Settanta. La parabola sette-ottocentesca di Kunta Kinte, ribattezzato Toby dai suoi padroni, della Guerra Civile Americana e della liberazione della sua famiglia, ha appassionato migliaia di telespettatori italiani e non solo. Curiosamente, l’epilogo della serie comprendeva anche un intervento dell’autore del libro, Alex Haley, che spiegava perché aveva scritto Radici.
Un Natale diverso è un racconto lungo (assolutamente non paragonabile alla consistenza del romanzo che ha reso famoso il suo autore) arrivato ben 11 anni dopo, che riprende i temi di Radici ma da un’altra prospettiva e con ben altro piglio. Si tratta infatti di una specie di “favola realistica” ambientata nel periodo natalizio: la storia del figlio di un proprietario terriero che passa dal considerare la schiavitù dei negri del tutto normale al ripudiarla totalmente, mettendo anzi a rischio la propria vita e spezzando il cuore dei propri genitori per aiutare la fuga dei loro schiavi.
Il suo nome è Fletcher Randall, ottimo studente nel college di Princeton, nel New Jersey, che soffre per l’ostracismo che gli studenti del Nord riservano a quelli del Sud, tanto da presentarsi nell’ufficio del preside per chiedergli un cambio di dormitorio. Cambio che viene concesso senza difficoltà, ma ha una conseguenza imprevista: l’incontro di Fletcher con i tre fratelli Ellis, quaccheri originari di Filadelfia. Le due visioni, quella antischiavista dei quaccheri e quella tradizionalista e condizionata dalla tradizione familiare di Fletcher, si studiano dall’esterno, in modo freddo e distaccato. Tuttavia, i tre fratelli lo invitano ad accompagnarli in una visita a casa, e Fletcher, spinto dalla voglia di conoscere quei luoghi per lui nuovi, accetta. Già durante il tragitto, però, inizia a pentirsene, disturbato dal mondo, per lui inconcepibile, che gli viene svelato durante le varie soste: un mondo nel quale i negri hanno le stesse opportunità dei bianchi e possono perfino salire la scala sociale.
Nel corso del soggiorno, una riunione antischiavista alla quale si sente in dovere di partecipare lo scandalizza e lo disgusta; ma in realtà il giovane ne è scosso nel profondo, tanto che, una volta rientrato al college, le sue convinzioni iniziano a mutare velocemente e radicalmente.
Ormai ossessionato dalle posizioni antischiaviste, Fletcher intraprende un secondo viaggio negli stessi luoghi, quasi un pellegrinaggio, un “chiedere scusa” per i suoi pensieri di allora, ma non solo: a Filadelfia, infatti, si presenta al Comitato di Vigilanza e si propone come collaboratore. La sua determinazione riesce a fugare le perplessità causate dalla sua nascita e dalla sua posizione, e Fletcher si vede assegnare la più pericolosa delle missioni: favorire la fuga di diversi schiavi dalla propria città Natale, in particolare dai possedimenti dei suoi genitori, in occasione del proprio rientro a casa per i festeggiamenti natalizi. Un compito estremamente pericoloso, che mette a rischio la sua stessa vita e lo costringe a costruirsi una doppia personalità per non essere scoperto.
Fletcher dovrà tenere nascoste le proprie intenzioni all’inflessibile padre, all’amabile madre e anche ai più affezionati servitori negri di casa, che si sentono parte della famiglia e non aspirano assolutamente a una fuga che neppure comprendono. Ma a volte è necessario un salto nel buio…
Malgrado l’importante tema trattato, il racconto è piuttosto leggero, quasi un miracolo natalizio accarezzato da aria di neve. Il mutamento di Fletcher avviene molto rapidamente e senza eccessiva analisi introspettiva (probabilmente anche a causa della brevità dello scritto), c’è una quasi totale mancanza di azione e il finale lascia molte domande senza risposta. Tuttavia, è sicuramente una lettura piacevole e non banale per una pigra giornata natalizia.
Un Natale diverso
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Un libro perfetto per...
Per tutti: è una lettura facile ma non spensierata, che porta riflessioni e spunti nell’atmosfera del Natale. Consigliato come regalo ai bibliofili.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un Natale diverso
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