Un’anima che vibra di Loredana Frescura e Marco Tomatis

“Un’anima che vibra” è un romanzo scritto a quattro mani da Loredana Frescura e Marco Tomatis, appartenente al genere Young Adult, che sorprende per la sua delicatezza e per la capacità di parlare di sentimenti e di emozioni, con semplicità e dolcezza.

La protagonista è Mimì, una ragazza di diciassette anni, che vive con le due uniche persone a lei care, due donne, la madre Caterina e la zia Diletta. La madre è separata, il padre, detto Padre Scappato, vive con l’amante, zia Diletta è la cognata di Caterina, contraria però a suo fratello e ai suoi comportamenti:

“Tutta lì, l’infelice famiglia Terzanetti. (…) Una famiglia innaturale. Tre femmine non possono fare una famiglia normale”.

Mimì è costretta ad abbandonare Roma e tutti i suoi amici per trasferirsi nel piccolo paese di Piandiperi per seguire la mamma e la zia nella nuova fabbrica dove andranno a lavorare. Questo per lei è un cataclisma, infatti afferma:

“Piandiperi mi appare da subito come un paese assurdo a partire dalla scarsa corrispondenza tra nome e realtà. (…) Io le pere le detesto, sorelle sceme delle mele, non sai mai cosa aspettarti. Invece niente pere”.

La ragazza ha un rifiuto categorico per questo cambiamento, poi piano piano si accorge che lì la vita non è poi così male. I ritmi lenti del paesino, si rivelano rilassanti e l’incontro con Gaetano è il vero punto di svolta. È una piacevole scoperta. Il cuore di Mimì comincia a battere e a sperare. Le sue giornate riacquistano un senso e un ritmo tranquillo di vita, tra il tempo passato in gelateria, da Semifreddo, e le uscite con Gaetano. Anche i rapporti con la mamma diventano più distesi.
Gaetano rivela però sorprese inaspettate: più grande di lei, è italiano di nascita ma siriano di origini. La sua è una storia di immigrazione e di perfetta integrazione. Ha precise certezze sul futuro, di quello che sarà il suo domani, ha una grande forza d’animo e una grande maturità. Dopo un po’ di tempo Mimì stenta a riconoscersi. Della ragazza romana è rimasto ben poco, è cresciuta e ha scoperto un lato di sua madre che prima non conosceva. Stenta a credere che quel paesino le stia cambiando così tanto la vita:

“mi aveva aperto la sua anima. Aveva detto così. Sentivo che era così”.

Infatti l’anima vibra, l’anima sente, l’anima avverte l’ardore bruciante del primo amore e, soprattutto, il recupero di quel legame naturale e spontaneo con una madre che è sempre stata lì e che, nonostante l’apparente distacco, non si è mai persa.
Un romanzo poetico e sognante, che afferma con forza e determinazione il calore e il senso della vita. L’inizio di una particolare magia che mostra tutte le sfumature della nostra anima: questo romanzo diventa uno specchio, pulito e lucente, di ciò che di bello ci portiamo dentro. Una lettura poetica ed entusiasmante.