C’è un cadavere sui bastioni di Porta Venezia. Un cold case per la magliaia Delia
- Autore: Mauro Biagini
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Con C’è un cadavere sui bastioni di Porta Venezia. Un cold case per la magliaia Delia (Fratelli Frilli, 2022) Mauro Biagini confeziona un giallo serrato, ma la presenza della magliaia Delia ingentilisce tutto il contesto giudiziario. Solo lei dà importanza a un omicidio rimasto senza colpevole dagli anni Ottanta. Un giovane bello, biondo e gentile dal nome Tommaso, detto Tommi, arriva dalla provincia per studiare alla Bocconi. La nostra amata Delia se lo ricorda quando lei era ancora giovane; il posto dove fu trovato ucciso erano i bastioni di Porta Venezia, un posto appartato, frequentato da omosessuali in cerca di un giovane bello da pagare, in un via vai continuo.
L’occasione per fare tornare attuale un delitto irrisolto del secolo scorso avviene per caso, parlando con uno svuotacantine di nome Costantino, che continua quel lavoro perché la gente butta di tutto, da oggetti di valore a mobili antichi pregiati. Delia scopre cinque Polaroid, pensando di vedere il suo quartiere all’epoca degli anni Ottanta del secolo scorso, ma il protagonista di quelle foto è proprio Tommi, che Delia ricorda benissimo. Anche quando arrivò col padre per affittare una stanza nella zona che non fosse troppo costosa, la gentilezza di Tommaso che salutava sempre Delia e a volte si fermava per qualche minuto per dirle quanto gli piacesse vivere a Milano, anche se era appena arrivato e si doveva fare bastare le trecentomila lire che il padre gli lasciava ogni mese. Purtroppo il ragazzo presto aveva scoperto il lusso, la cocaina, le discoteche e le osterie, ma al contempo era fidanzato con Serena, una ragazza che viveva in una famiglia in cui tutti avevano da fare: Serena aveva trovato in Tommi quell’amore che non trovava nel suo nucleo domestico.
Di questo caso, chiuso e archiviato, Delia parla col commissario Masini, meno malinconico del solito perché ha iniziato da poco una relazione con una donna intelligente e raffinata.
Pur chiedendo in giro, Masini sente che quel caso è ormai troppo lontano nel tempo. L’indagine diventa così un pungolo solo per la magliaia Delia, che vive ormai nella Porta Venezia del nuovo millennio, un posto alla moda, gay friendly, dove molti ragazzi e ragazze non si sentono giudicati. Una situazione molto diversa dagli anni Ottanta, quando la zona era ancora popolare, dove l’unica novità era l’immigrazione. Non più meridionali, ma persone che venivano dal Maghreb, e l’apertura dei primi ristoranti cinesi.
Questo nuovo e appassionante libro è sempre pubblicato dai Fratelli Frilli edizioni, 2022. La scrittura di Biagini migliora libro dopo libro, fino a quest’ultimo, forse il più maturo da un punto di vista creativo, dove lo stile dell’autore arriva alla "riconoscibilità": basta il primo capitolo per capire chi l’ha scritto. Questa è una conquista acquisita sul campo dall’autore, che per i suoi "gialli gentili" guarda a Renato Olivieri, maestro della Milano gialla, anche se più ruvido. Lo sguardo è rivolto anche a un altro autore importante, Dino Buzzati.
E, come valore aggiunto, non c’è in Mauro Biagini la disperazione e il disamore di tanti maestri del noir, italiani e stranieri. Leggendolo ci si sente "a casa sua", accurati e amati, perché pur scrivendo di morti ammazzati l’autore ha una luce che brilla, forse, solo nelle persone "religiose" in senso lato. E stranamente i suoi gialli sono "opere morali".
C’è un cadavere sui Bastioni di Porta Venezia: Un cold case per la magliaia Delia
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