Francesco Totti racconta a Paolo Condò i suoi primi quarant’anni di straordinari successi sportivi nel volume “Un capitano” (Rizzoli 2018 pp. 512, €21) dove l’ex calciatore, storico capitano della Roma oltre che numero 10 dell’Italia e attuale dirigente sportivo della Società che l’ha avuto per ben 25 anni come giocatore, ripercorre l’infanzia, i primi calci al pallone da ragazzo, l’esordio nel grande calcio e la gloria con un palmarès personale invidiabile. Il volume è il best seller del momento.
È sempre stato così, praticamente dal primo giorno. Romano e romanista, vengo considerato uno di famiglia. Tutti i tifosi mi vorrebbero invitare alla comunione dei figli.
Questa è la grande forza del fuoriclasse giallorosso, essere insieme un modello, un grande campione, e considerato dai suoi tifosi come un figlio o un fratello. Il figlio prediletto di Roma, simbolo della romanità per molti, dedica il libro a “A Ilary, Fiorella, Chanel e Isabel le mie donne. A Enzo, Riccardo e Cristian i miei ragazzi”. L’autobiografia sincera e senza filtri del giocatore-icona più amato del calcio italiano è stata presentata al Colosseo lo scorso 27 settembre, giorno del quarantaduesimo compleanno di Totti, durante una serata-evento alla quale hanno partecipato tra i tanti, oltre alla moglie Ilary Blasi e ai figli Christian e Chanel, i compagni del Mondiale 2006, Antonio Cassano, Rossella Sensi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, la sindaca Virginia Raggi, il presidente della Regione Nicola Zingaretti, l’ex sindaco Walter Veltroni.
Ho imparato a giocare per strada. La strada ti aiuta, era la realtà. C’erano più amicizia e più verità. Adesso i ragazzi sono tutti tecnologici
Così ha dichiarato Totti durante la serata nella quale ha brillato per la consueta naturalezza simpatia e spontaneità strappando risate tra i presenti. Il tifoso giallorosso e tutti quelli che hanno sempre ammirato “Er pupone”, come Francesco è stato soprannominato, hanno la ghiotta occasione di scoprire l’infanzia del loro eroe trascorsa nel quartiere di Porta Metronia, gli esordi sul campo di calcio, venticinque anni con la stessa maglia, capitano per sempre, un palmarès che annovera 250 reti segnate in Serie A che è il secondo posto nella classifica dei marcatori della Serie A di tutti i tempi, 307 reti segnate con la Roma, record in Italia per una squadra di club, un epico Scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, oltre al Mondiale 2006.
Inoltre la vita privata di Francesco con il matrimonio da sogno con Ilary Blasi avvenuto il 19 giugno del 2005 dalla quale ha avuto tre figli. Per arrivare fino al 28 maggio del 2017, giorno del ritiro dal calcio giocato, un addio che ha emozionato i tifosi romanisti e tutti gli sportivi italiani, perché Francesco Totti, prima di essere un calciatore è una persona genuina e piena di umanità.
Che cosa devo fare per essere degno di un amore così folle, così assoluto, così esagerato?
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Un capitano”: l’autobiografia di Francesco Totti, il giocatore simbolo di Roma
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Narrativa Italiana News Libri Storie vere Rizzoli Sport Recensioni di libri 2018 Francesco Totti
Lascia il tuo commento