Un caso freddo. Un’indagine del commissario Antonio Mariani di Maria Masella

Maria Masella, creatrice per la prestigiosa casa editrice Fratelli Frilli editori, di due personaggi investigatori: uno è Teresa Maritano, che con Marco Ardini è protagonista di cinque libri: Vittime e delitti, Un posto per morire, Le porte della notte, Appuntamento mortale e Nessun ricordo muore.
L’altro protagonista è il commissario Antonio Mariani, che inizia con il libro intitolato Morte a domicilio nel 2002, e termina la serie (per ora) con il libro intitolato Un caso freddo (Fratelli Frilli, 2023) che è oggetto della seguente recensione.
Un giallo intrigante, un po’ ingarbugliato, ma di ottimo impatto narrativo.

Che cosa è un “caso freddo”? È un caso irrisolto, un cold case, che risale indietro nel tempo, la cui risoluzione non interessa più a nessuno, proprio per la sua caratteristica peculiare. Ma secondo Antonio Marini tutti i casi devono essere risolti, o perlomeno bisogna cercare di operare in tal senso, ed allora ecco che, nonostante il parere negativo dei suoi superiori, si interessa a risolvere bene anche questo caso.
Si tratta del ritrovamento del cadavere di un uomo, ritrovato sepolto in una cantina.
Il medico legale decreta che l’uomo è morto almeno due anni prima.
Il decesso:

Risale a due anni fa. La sepoltura ha conservato il corpo abbastanza bene. Ho trovato una contusione di modesta entità alla tempia, ma a ucciderlo è stato un colpo alla nuca sferrato con un corpo contundente, ho effettuato i prelievi alla ferita e ho inoltrato ai tuoi colleghi della Scientifica.
(…) composto in quella specie di nicchia dopo il decesso e l’asportazione delle dita. Età intorno ai sessantacinque. Alto uno e settanta, peso presumibile cinquantacinque chili.

Come ristabilire a chi appartiene il corpo? Ovvero chi è la vittima? La vittima si chiama Benvenuti Giovanni, e viene identificato grazie agli abiti, ancora ben conservati, che hanno l’etichetta di una nota sartoria. Non soltanto, il cadavere presenta anche una particolarità degna di nota: ha una gamba più corta dell’altra. Difetto fisico che l’ottimo taglio dell’abito minimizza, ma non elimina del tutto.
Si scopre che questo difetto è dovuto a un incidente, subito in giovane età dal de cuius, che gli ha anche impedito di fare carriera come giovane promessa dell’atletica. Partendo dalla considerazione e dal mestiere svolto dal signore, per cui, secondo molte testimonianze:

Il miglior abito è quello che non si nota perché è perfetto sulla persona. Le stranezze non vanno bene a Genova.

Si intuisce che il soggetto in questione aveva una vita molto abitudinaria, segnata da ristrettezze economiche, sopportate con molta dignità. E allora chi ha potuto volere la sua morte? E perché? Perché nasconderlo in quel luogo? Perché il commissario Mariani ogni volta che compie un sopralluogo in quella cantina avverte un brivido di freddo acuto alla schiena?
Le indagini proseguono e i misteri si infittiscono.

Il libro è un giallo classico, condotto con metodi classici, dove l’investigatore compie indagini difficili e ingarbugliate. Lo stile è fluido e assai particolareggiato.
I personaggi e gli ambienti in cui si muovono sono descritti con minuzia e la trama è ben assemblata e ben costruita. La lettura è per amanti del genere, curiosa e portata avanti con sapienza narrativa. Una perla per gli amanti di questo commissario, per chi non lo conosce l’occasione di leggere le avventure di una figura investigativa di grande impatto. Buona lettura! Perfetta e assai intrigante.