Un grido fino al cielo di Anne Rice

Napoli, XVIII secolo. Il piccolo Guido viene venduto dalla famiglia in estrema povertà e subisce la terribile mutilazione che lo farà diventare un cantore castrato. Sembra accettare senza difficoltà la sua condizione fino alla maggiore età, quando perde la voce e – dopo un tentativo di suicidio – decide di vivere come insegnante nella scuola in cui è cresciuto.

In una suggestiva e avanzata Venezia sta invece crescendo Tonio, ultimo erede della nobile famiglia Treschi. Tonio ha un forte legame con la giovanissima madre con la quale si diletta a cantare suonando il clavicembalo. Ma la bravura di Tonio nel canto è più di un passatempo ed egli viene notato dal maestro del coro di San Marco. Il maestro fa ascoltare la sua voce a Guido, che si trova a Venezia con l’intento di scovare futuri cantori. Il talento di Tonio, tuttavia non può essere valorizzato: Tonio dovrà occuparsi degli affari di famiglia ed è già promesso sposo a una giovane.
Tutto sembra funzionare nella vita del giovane fino alla morte del padre di Tonio e al ritorno a Venezia di Carlo, fratello maggiore di Tonio, che fino ad allora viveva esiliato a Istambul. Ossessionato dalla presenza di Tonio, e tormentato da un oscuro segreto, Carlo fa castrare Tonio dai suoi bravi e lo lascia nelle mani di Guido, il quale lo porta con sé a Napoli.

Inizia così la nuova vita di Tonio come cantante castrato. Una Napoli carica di energie e fascino fa da sfondo al tormento interiore del giovane veneziano: Tonio non riesce ad accettare la sua condizione. La castrazione è stata un trauma oltre che una profonda ingiustizia. Si sente un mostro. Con il passare del tempo però Tonio farà emergere in sé stesso una nuova forza. La scoperta dell’amore e della sessualità si affiancano alla possibilità di concretizzare la sua sete di vendetta. Si concentra allora sullo sviluppo delle sue capacità di cantore e riesce a emergere tanto da esibirsi nei teatri romani. A Roma la sua vita subisce un’ulteriore svolta grazie all’appassionante storia d’amore con Christina, pittrice indipendente e fuori dagli schemi.

In Un grido fino al cielo (Sperling & Kupfer, 1999) Anne Rice descrive il mondo del teatro e dell’Opera visto da dietro le quinte, dal punto di vista dei cantanti, dei costumisti e dei compositori. Un’atmosfera che avvolge il lettore tra belletti, parrucche e profumi ma con un occhio attento ai sentimenti più intimi dei personaggi. L’intero romanzo ruota intorno al tormento interiore di Tonio. Cosa deciderà di fare ora che ha raggiunto la popolarità? La vendetta sarà la soluzione al suo dolore?