Un istante di felicità di Bernard Mac Laverty

Un istante di felicità di Bernard Mac Laverty racchiude una storia dolorosa, come tante che l’Irlanda ha saputo narrare.

Michael Lamb, non più padre Sebastian, ha deciso che l’unica soluzione per sé e per il piccolo Owen sia un atto d’amore estremo, l’unica decisione alla quale è arrivato da sé, per la prima volta nella sua vita di religioso senza essere influenzato dal suo Dio e senza la passiva ubbidienza. Nel suo piano stava la salvezza del piccolo Owen e la sua.

“Era un piano terribile. L’idea in sé non era difficile da concepire, eppure dubitava seriamente di avere il coraggio di portarla a compimento. Il piano era la sola, drastica, possibile soluzione. Era un atto dettato dall’amore. Sarebbe stato un atto puro. Di questo era certo. Non c’era nessuna via di uscita per loro, né per Owen né per lui.“

Padre Sebastian è di ritorno dal funerale di suo padre. E’ rientrato dal suo paese natale nell’Ulster con ancora negli occhi e nel cuore il volto del genitore, rivive ogni istante il ricordo dell’armonia della sua casa quando ci viveva da ragazzo. E’ scosso, la rivolta delle Sei Contee è ancora in atto, l’Irlanda del Nord forse non avrà mai pace. Insieme a padre Benedict, svolge la sua opera di frate nella casa di correzione, una grande costruzione su di un promontorio cinta da un’alta rete metallica che, esposta al vento dell’Atlantico, fischia incessantemente. E’ un uomo ancora giovane, alto, con le spalle larghe e i capelli leggermente più lunghi di quanto padre Benedict desideri. E’ già da tanto che persistono nel suo animo momenti di fragilità e vulnerabilità ed è sempre più crescente la sua crisi di fede. Non vuole neanche più accettare il brutale e sadico regime della casa. Una totale mancanza di umanità nei confronti di quei poveri ragazzi e in particolare del piccolo Owen. Lo conosce da circa due anni, da quando è arrivato alla casa di correzione e subito aveva compreso come doveva essere stata la sua vita prima di arrivare lì. Owen viveva in un grande quartiere popolare a Dublino, ultimo di cinque fratelli, tutti maschi. I due maggiori erano in prigione, un altro nella marina mercantile e quello di sedici anni si era arruolato nell’esercito della Repubblica Irlandese. Il padre, ubriaco, era sempre fuori casa e quando tornava, se tornava, frustava Owen con qualsiasi cosa gli capitasse sottomano. Owen è stato portato lì dalla madre, la donna portava un trucco pesante e appariva abbastanza vecchia da poter essere la nonna, piuttosto che la mamma. E’ un bambino epilettico e la scelta di rinchiuderlo è di sollievo per lei che di quel ragazzino malato e incurabile non ne vuole sapere. Da quando è arrivato alla casa di correzione è scappato ben due volte. Padre Sebastian col tempo si è affezionato: è un bambino accomodante e conserva il buonumore nonostante le avversità. Michael sa bene che tutto il sistema all’interno della casa è ingiusto: ha cercato di cambiarlo e di mitigare il rigore della legge con i suoi modi affettuosi, ma è stato sempre tutto vano. Non sa come sottrarli a un destino di sofferenze. Decide quindi di fuggire a Londra e porta con sé il bambino: per Owen vuole la felicità, una possibile rinascita dalla malattia, vuole che viva nell’amore e nell’affetto, come è stato per lui.

“Michael desiderava essere per Owen quello che suo padre era stato per lui. Adesso sapeva che tutto il tempo passato coi frati era stato sprecato. La sua vita era stata governata da una serie di proibizioni che, fintanto che aveva creduto in Dio,erano state accettabili. Ma una volta cessato di credere nel Dio dei frati, gli era rimasta solo una manciata di no.“

Un futuro dignitoso per un bambino sfortunato è quello che Michael spera e, nella speranza che il destino possa compiere il suo desiderio, lo accompagna senza mai lasciarlo, alla ricerca dell’istante di felicità.

Un istante di felicità è un libro che con una trama così potente e drammatica rievoca i ritratti della disperazione, della miseria, delle sofferenze degli animi e dei luoghi magistralmente descritti da James Joyce. Una storia che coinvolge il lettore e lo emoziona profondamente.

Bernard Mac Laverty, scrittore irlandese, è nato e cresciuto a Belfast. Si è trasferito nel 1975 in Scozia e attualmente vive a Glasgow dove dirige una scuola di scrittura creativa. E’ noto al grande pubblico per Donna al piano, il suo romanzo di successo pubblicato nel 1997.