Un tributo a Mario Lodi, scrittore e amico dei bambini

All’età di novantadue anni, il 2 marzo 2014 è scomparso Mario Lodi, maestro, scrittore e pedagogista. Ha svolto la sua attività professionale nella terra di origine, il Cremonese, in un ambiente rurale caratterizzato dalla ricostruzione post – bellica.

Attraverso il contatto quotidiano con i piccoli e il costante aggiornamento a livello pedagogico, Mario Lodi ha proposto novità nella metodologia di lavoro e ha parlato ai bambini e ai grandi con i suoi libri.

Tra essi ricordiamo “Bandiera”, storia inventata dai bambini di una scuola. L’idea della vicenda nasce dall’osservazione diretta di una foglia di ciliegio che, mentre le compagne sono già cadute a terra, sventola ancora sulla cima del ramo più alto.

Indimenticabile è, soprattutto, la storia di “Cipì”, un passerotto birichino che, fin dalla nascita, dimostra gran curiosità per il mondo. Lo aiutano a crescere tanti personaggi buoni e cattivi, la sua amica Passerì, un gatto, un gufo, una margherita e anche il sole, le nuvole e il vento. Questo testo di narrativa è ormai un classico della letteratura per ragazzi e coinvolge nella lettura i bambini, anch’essi come Cipì, alla scoperta del mondo. La lettura del testo dà spunti per creare momenti di riflessione sui seguenti “centri di interesse”:

• l’amicizia e la solidarietà
• la lotta per la sopravvivenza
• la natura amica e nemica
• il rapporto uomo - natura
• l’organizzazione del mondo animale.

Tra gli altri scritti ricordiamo “Il permesso”, “La mongolfiera”, “Favole di pace”, “L’orologio azzurro”, “Alice nel paese dei diritti”, proposta educativa fatta di test, giochi, approfondimenti pedagogici e attività didattiche per esplorare l’universo dei Diritti dei Bambini e ancora altre pubblicazioni.

Questo è solo un piccolo ricordo per un grande maestro che, nella sua lunga vita, ha ricevuto plausi e premi come “Unicef 2005 – Dalla parte dei bambini” nonché la laurea honoris causa in pedagogia presso l’università di Bologna. Per celebrare i suoi novant’anni non sono state fatte grandi feste, bensì maratone di lettura, laboratori didattici e spettacoli teatrali. Ecco un altro maestro cui tanti bambini di ieri e di oggi devono dire “Grazie”.