Un uomo a pezzi
- Autore: Francesco Muzzopappa
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2020
“Un uomo a pezzi” (Fazi, 2020) è la nuova uscita in libreria di Francesco Muzzopappa , professione copywriter ma oggi anche e soprattutto autore affermato di libri quali Heidi, Dente per dente, Affari di famiglia, Una posizione scomoda e Fiabe brevi che finiscono malissimo. Ogni sua pubblicazione ha la caratteristica di essere pervasa da un notevole humor, dal raccontare di persone non troppo fortunate ma neanche in completa disgrazia, dal narrare le miserie altrui sdrammatizzandole e portandole nel quotidiano.
Con Un uomo a pezzi, l’autore passa all’autobiografia. Il romanzo infatti è una serie di eventi che s’intersecano e che vanno dalla sua Puglia di origine alla Milano in cui lui da anni vive e lavora. Quando si nasce al Sud e ci si trasferisce in tutt’altra realtà, racconta l’autore, ci si porta dietro un intrinseco bagaglio di usi e costumi che entrano a far parte del proprio Dna e che vanno a incidere su scelte e comportamenti d’ogni giorno.
Muzzopappa è ora affermato e il titolo Un uomo a pezzi” sta più a giustificare i tanti tasselli che hanno composto le sue vicissitudini quotidiane e di esse sono ancora parte.
L’autore ha una splendida compagna, Carmen, alla quale inoltre dedica il libro ma le loro scelte di vita sono così differenti perché i due vengono da ambienti totalmente diversi: lo scrittore, soprattutto dopo i primi successi e guadagni, amerebbe spendere i suoi risparmi in oggetti magari anche inutili, mentre Carmen, armata da spirito diverso adora i mercatini dell’usato e i cibi rigorosamente bio. Ecco allora
“- Francesco, da oggi in poi non devi mangiare latticini! -
- Che un pugliese non mangi latticini è fantascienza. Le nostre mamme da piccoli ci hanno svezzato a omogeneizzati di mozzarelle. Nel biberon infilavano le burrate...”
Eppure, nonostante i piccoli divari quotidiani, Carmen è la donna della quale l’autore non può fare a meno tanto che a un certo punto, in riferimento ai tentativi di lei di cambiare qualcosa nel compagno, lui scrive
“ Io prendo questi momenti tra noi come un modo alternativo di dirsi Ti amo”.
Parole sante: chi, in ogni coppia che non scoppia, può non condividere il punto di vista dell’autore?
In questo viavai di divertenti quotidianità, stanno anche i ricordi: ecco le tradizioni pugliesi così vive quand’era bambino. Come non ricordare tra i rituali più importanti dell’anno la preparazione della salsa che, in Puglia “Va fatta in casa”? L’autore dà dell’evento una descrizione esilerante ma assolutamente aderente alla realtà di quegli anni: in fondo non è passata un’eternità visto che chi scrive è poco più che quarantenne, ma oggi tutto cambia a una velocità vertiginosa e, purtroppo, si finisce solo per ricordare con un po’ di malinconia abitudini che oggi quasi non esistono più.
Poi c’è l’arrivo a Milano in una zona non proprio “in”, definita anche la “Chinatown milanese”. Eppure Muzzopappa ne parla in maniera divertente e viva perché il suo animo è così: scanzonato e soprattutto libero dalle convenzioni.
Insomma, per un pugliese ora quasi naturalizzato a Milano, per un uomo che
“Arrivato al Nord mi resi conto di quanto fossero diverse certe abitudini rispetto alla mia normalità meridionale”
ci sono comunque tanti amici con cui l’autore familiarizza facilmente ma, soprattutto c’è lei, la sua “Biancaneve” che, in realtà è sempre Carmen, tutto il giorno impegnata in libreria a Verbania, gentile con tutti, “vistosamente buona” come l’autore la definisce e a lui profondamente legata.
Insomma Muzzopappa è “a pezzi” solo perché la sua vita è il risultato di una miscellanea di esperienze che lui racconta con l’abilità che ormai gli è consueta e che rende il nuovo libro assolutamente piacevole, divertente e vero.
Un uomo a pezzi
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