Un uomo discreto di Alexandre Postel

Damien North è un uomo tranquillo, senza eccessi, un po’ schivo. Conduce la sua esistenza in maniera del tutto prevedibile e anonima. Finché non riceve la visita di due poliziotti che lo portano in commissariato per rispondere dell’accusa di possedere contenuto pedopornografico all’interno del proprio personal computer.
Inizia così una fase nella vita di quest’uomo, a partire dal processo che dovrà affrontare, che lo sconvolgerà, ma che, al tempo stesso, lo farà riflettere e lo cambierà drasticamente e drammaticamente. D’altronde lui sa di essere innocente ma dimostrarlo è un altro paio di maniche.

Alexandre Postel con "Un uomo discreto" (Codice, 2014) ci presenta una situazione un po’ assurda ma non irreale, che rispecchia una certa parte di società civile francese, ma che può essere tranquillamente trasportata in un qualsiasi paese civilizzato, o presunto tale.

Non è semplicemente, a mio modo di vedere, un romanzo sulla giustizia, sui possibili errori, quanto un’analisi su quanto possa essere complicato alle volte convincere della propria “normalità” non tanto la Giustizia con la “g” maiuscola appunto, quanto quella della gente comune, quella delle persone che hanno la presunzione, avendo semplicemente un’idea, che questa sia la verità assoluta, quelle stesse persone che facilmente affibbiano a chi non è conforme al proprio credo, al proprio modo di fare, al pensiero che per loro costituisce “normale buon senso” o “comune pensare”, quella sfumatura asociale che porta l’individuo oggetto di tale analisi a essere diverso e in quanto diverso suscettibile di condanna morale.
E finché non si comporta nel modo che ci si aspetta da lui, non sarà mai ritenuto un uomo “non pericoloso”, un uomo innocuo, che non può nuocere all’equilibrio sociale costituito, un equilibrio fittizio che induce tutti alla finzione pur di mantenerlo. E quando solo si cerca di essere veri e reali il rischio è l’esclusione prima e il sospetto poi.
Un buon libro, bello da leggere, interessante nelle argomentazioni presentate.
Un libro che ha vinto nel 2013 il premio Goncourt come miglior esordio letterario.