Un uomo ordinario
- Autore: Tommaso Agnese
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Leggere Un uomo ordinario (Affiori, 2024), il nuovo libro di Tommaso Agnese — creativo, regista di cinema, tv e teatro, scrittore, sceneggiatore e creative producer, amante dell’arte in tutte le sue forme — è un’esperienza davvero adrenalinica.
Lino Marini, a trentacinque anni, gira ancora con la foto della madre sul cruscotto della Punto bianca: è morta da qualche anno, ma con i suoi ammonimenti è ancora una presenza importante nella vita del figlio.
Lino è un analista finanziario con tre lauree: una in statistica, una in matematica e una in economia, lavora alla Duane International Bank di Milano, dopo che un caro amico della madre gli ha lasciato il posto quando è andato in pensione.
Corregge, controlla e analizza algoritmi e equazioni, conti correnti, spostamenti di denaro, azioni, obbligazioni e titoli. Calcola i fattori di rischio utilizzando modelli matematici e statistici, studia il rendimento degli investimenti, presenta relazioni e suggerimenti. Ogni mattina raggiunge la sua postazione al piano meno due il più velocemente possibile, cercando di non entrare in contatto con i colleghi, per i quali è solo uno sfigato: sta bene con sé stesso e con le sue regole. I numeri gli fanno compagnia.
Sono tre anni che lavora per questa banca, ma probabilmente nessuno lo ha mai chiamato per nome e cognome. L’unica persona che, a intermittenza, si accorge di lui è Benedetta, una dei piani alti: prende i report che Lino ha stampato e, a volte, gli fa firmare altri documenti — la prassi non lo prevederebbe, non lui riesce a dirle che non può farlo.
Un giorno, sorprendentemente, viene convocato in sala convegni, per presenziare a una riunione importante dell’A.D., Carlo Ridolfi.
Da questo momento la sua vita verrà stravolta.
Da uomo invisibile, relegato nel nulla cosmico, diventa un pericoloso delinquente; il capovolgersi degli eventi e la sua perpetua sfortuna ne favoriscono l’ascesa nella criminalità. Lino viene descritto come un “tipo sospetto”, un asociale con il profilo perfetto del serial killer o di chi ha sempre fatto il lavoro sporco per Carlo Ridolfi, gestendo i suoi conti off-shore.
Ma Lino, che si dichiarerà sempre innocente, farà di tutto per dimostrarlo e, alla fine, supererà i propri limiti e le sue paure più profonde.
Tommaso Agnese sceglie di “intrappolare” il lettore nella mente del protagonista, attraverso il suo sguardo e i pensieri più intimi.
Ricorrenti flashback ci aiutano a comprendere l’origine di questo carattere chiuso, facile preda di ossessioni, manie e fissazioni: la madre, che lo ha sempre spronato all’ubbidienza, e i suoi continui ammonimenti contro i “luoghi del demonio” — posti dove più di altri veniva deriso, sbeffeggiato e bullizzato —, e contro le donne, che lo avrebbero sicuramente abbandonato e fatto soffrire, almeno quanto gli uomini, e il marito in particolare, avevano fatto soffrire lei.
L’incontro con una giovane donna, Martina Clerici, sua vicina di casa, che lo aiuta, non solo per interesse, nella ricerca della verità, accelera un cambiamento radicale nella vita di Lino e nella percezione che ha di sé.
Il protagonista, con la sua indagine sui crimini di cui è ingiustamente accusato, ci permette anche di scoprire Milano e il suo hinterland, con le atmosfere tipiche non solo dell’ambiente economico-finanziario, ma anche quelle più in ombra della criminalità: su entrambi questi tessuti si innesta prepotentemente la tecnologia.
Un uomo ordinario non si limita a descrivere il destino individuale di Lino, che in realtà aspira solo a una vita normale — anche se ovviamente la sua “normalità" è un concetto relativo.
Affronta, più in generale, temi come il bullismo, la sopraffazione verso il più debole, il diverso; le conseguenze, su individui particolarmente fragili e manovrabili, di alcuni modelli comportamentali e comunicativi che, in famiglia, causano stress e abusi emotivi — è così che Lino è cresciuto timoroso del mondo, con una bassa autostima e con la paura di qualsiasi cosa —; la solitudine e il modo in cui si può scivolare nell’invisibilità anche in una grande città.
Lino riesce a creare, suo malgrado, un legame con la compagna di crimini, Martina, che diventa sua alleata anche nella lotta contro l’ingiustizia — salvatrice, amazzone guerriera e angelo custode —, contro il sistema messo in atto dai poteri forti.
Dopo i suoi primi due romanzi, Diario erotico di un cybernauta e Apocalisse di un Cybernauta, Tommaso Agnese ha dato vita a un romanzo in cui frasi brevi, dialoghi serrati, episodi altamente cinematografici permettono rapidi cambi di scena per una storia che si mantiene ad alta tensione fino all’ultima pagina, quando Lino Marini, analista della Duane International Bank, ribadirà la propria innocenza, con una scelta che è solo sua.
Un uomo ordinario
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