Una Cenerentola a Manhattan
- Autore: Felicia Kingsley
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2018
Una Cenerentola a Manhattan (Newton Compton, 2018) è il terzo romanzo di Felicia Kingsley questa volta ispirato alle favole, perché si sa nella vita piace a tuti sognare un po’. Chi è che non conosce la favola di cenerentola? Magari ce l’hanno letta da piccoli, prima di andare a letto, e abbiamo tutti sognato e sofferto con Cenerentola, per come veniva trattata dalla matrigna.
“Un paio di scarpe possono cambiare la vita” è una frase che non ha mai convinto Riley, e i colpi di fulmine per lei sono sempre stati solo un fenomeno atmosferico. Orfana da quando aveva dieci anni, a ventisette ha tutt’altro a cui pensare: una matrigna succhia-soldi che le inventa tutte per ostacolarla, due sorellastre aspiranti web star, sempre impegnate a tiranneggiarla, tre lavori per riuscire a mantenersi. Ma a New York le occasioni sono dietro l’angolo…
Quando i suoi sono morti Riley è rimasta con la matrigna, che non ha mai pensato di prendersi cura di lei, ma la considerata un peso. Si è portata via tutto, compresa la “Stylosophy”, la rivista creata da sua madre. Riley, finito il college, è andata a lavorare nella sua rivista, ma la matrigna l’ha sempre trattata peggio di una serva, così lei è stata costretta a procurarsi tre lavori, e per non farsi mancare nulla c’è il romanzo a cui sta lavorando da due anni e che sogna di poter pubblicare.
Come si sa a New York non mancano mai eventi mondani, e ricevere l’invito per un gala è sempre un evento tanto atteso. Così quando la matrigna viene invitata a partecipare al gala, per Riley può rappresentare un evento unico. Però non ha fatto i conti con la matrigna, che non vuole che lei partecipi all’evento. Per fortuna ad aiutarla non arriverà la fata madrina, ma Deva, una vecchia amica di Riley ed ex vicina di casa, che lavora anche lei presso la rivista.
Una volta sistemata come una principessa, può partire per partecipare al galà, e far in modo di dare il suo romanzo all’editore numero uno di New York. Però non ha messo in conto che gli imprevisti possono essere dietro l’angolo anche in eventi di questo genere. Conoscerà un ragazzo in maschera che le si presenta come il pirata. Come la classica favola di Cenerentola a mezzanotte dovrà l’asciare la festa, e la perdita della scarpetta la farà diventare la protagonista della favola.
Felicia Kingsley nei suoi romanzi ci regala il sogno, questa volta prendendo direttamente spunto dalla favola di Cenerentola. Come a dirci che chiunque può essere Cenerentola, e che può trasformarsi in una principessa. Non bisogna farsi abbattere da chi vuole buttarci giù perché quelle persone sono vuote dentro, attaccate alle apparenze, e la loro vita sarà legata a dei momenti per poi sparire.
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"Una Cenerentola a Manhattan" è un romanzo stupendo e sorprendentemente coinvolgente.
Come si può intuire dal titolo, la storia si ispira alla classica fiaba di Cenerentola.
Riley, dopo la morte di entrambi i genitori, rimane a vivere con la matrigna e le sorellastra, che, inutile dirlo, la trattano malissimo. Gli anni passano e, un giorno, Riley partecipa ad un ballo in maschera a Central Park, sotto falso nome, per incontrare un editore. Ed è qui che incontra Jesse Crawford, direttore di una rivista online. I due ballano tutta la sera, ma quando a mezzanotte è ora di togliersi le maschere, Riley scappa via. E, mentre sale frettolosamente in metro, la scarpa rimane incastrata tra le porte, e la ragazza torna a casa scalza. Nessuno dei due riesce a dimenticare quella notte, e quando per caso si incontreranno nuovamente...
Riley è una ragazza esuberante, nonostante tutto ciò che ha passato non ama piangersi addosso. Ha tre lavori, inoltre ha scritto un romanzo e pubblica articoli per una rivista sotto falso nome. Non si arrende facilmente e non è affatto facile da scoraggiare.
E, ovviamente i personaggi che ho detestato sono tre: la matrigna e le gemelle.
Mathilda si è appropriata di tutto ciò che i genitori avevano lasciato a Riley, si è eletta da sola capo della rivista che un tempo apparteneva a loro, che se fosse per lei sarebbe già crollata. Non perde occasione per rinfacciare alla ragazza "tutto quello che ha fatto per lei".
Annie è una aspirante webstar, passa il suo tempo a scattarsi foto mezza nuda allo specchio. Dovrebbe scrivere articoli di moda per la rivista, articoli che in realtà scrive Riley e poi firma con il suo nome.
Jenny invece sostiene di aver scritto un romanzo, intitolato "Centouno sfumature di passione", la brutta copia di "Cinquanta sfumature di grigio". È priva di fantasia e imbranata.
Davvero difficile dire quale delle tre io abbia detestato di più.
Questo libro mi ha dato un insegnamento importante:
"Chi si accontenta muore"
"Era gode. Chi si accontenta gode"
"No, cocca, fidati. Muore. Chi si accontenta, raccoglie ciò che la vita gli dà. Chi non si accontenta, se ne fotte di quello che la vita gli dà, va a prendersi quello che vuole".
Parole che mi hanno colpito, e fatto riflettere. Perché nella vita non dovremmo sempre accontentarci. Se vogliamo davvero qualcosa, dobbiamo impegnarci per far sì che accada, fare qualcosa, e non starcene con le mani in mano aspettando che la vita faccia tutto da sé. Chi si accontenta muore.
Lo stile dell’autrice mi è piaciuto. Racconta, a capitoli alterni, una parte della vita di Riley e una parte della vita di Jesse, ma sempre in terza persona. I personaggi sono tutti diversi tra loro, ognuno contribuisce a suo modo alla storia, ognuno si fa adorare o odiare a suo modo. Il romanzo è scorrevole, ma anche importante.
Se volete leggere un libro spiritoso e con un pizzico di ironia, ma che non dimentica certo il romanticismo della fiaba classica, beh, questo romanzo fa sicuramente al caso vostro.
"Non ti sto dicendo che è facile, né che tutto andrà bene o che passerà. Nessuna di queste cose. Ti dico di darti importanza, nella tua vita sei tu che conti".