Una coppia perfetta. I racconti di Hap e Leonard
- Autore: Joe R. Lansdale
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
“E non ho nemmeno un disco di Barbra Streisand” (Pag. 54)
Joe R. Lansdale ha un enorme successo in Italia, paese in cui vende di più dopo gli Stati Uniti. La sua produzione di libri è immensa e trasversale in molti generi (in alcuni libri i generi sono mischiati).
I miei favoriti sono le storie di Hap Collins e Leonard Pine.
Un’amicizia virile fra due personaggi diversi, distanti.
In Una coppia perfetta. I racconti di Hap e Leonard (Einaudi, Torino, 2014) sono riunite tre storie con protagonisti i due detective: Le iene, Veil in visita e Una mira perfetta.
Le avventure sono molto brevi, quasi sbrigative, dei frammenti, però la bellezza della coppia di amici regge ancora bene.
È difficile immaginare relazione più dissimile, ma letterariamente funziona, perché i due s’integrano, stupendoci: uno bianco e uno nero, uno eterosessuale e uno gay, uno conservatore e uno liberal, uno repubblicano e uno democratico. Le caratteristiche non sono accomunate come i nostri luoghi comuni potrebbero pensare: Leonard è nero, gay ma è anche il conservatore e il repubblicano, pronto a scansare la responsabilità sociale per attribuire la colpa e la responsabilità ai singoli individui.
I motivi per essere attratti sono tanti. Prima di tutto il fascino del Texas, il sud d’America, luogo di ambientazione delle storie. Il Texas ha un’umanità e un paesaggio speciale. La gente è caratteriale, spiccia, pronta ad affrontare le difficoltà con maniere non ortodosse. L’altro tema è l’uso di un’abbondante, bella, sana e dissacrante violenza, che Lansdale utilizza senza lesinarla. Morti, feriti, botte, assalti, risse, sparatorie sono all’ordine del giorno e i due si trovano ad affrontarle senza limiti.
Per legare il tutto Lansdale utilizza la sua abilità migliore, una profonda dote d’ironia anche umoristica:
“… probabilmente i corsi che avevo seguito ai miei tempi, sulla caccia al mammut muschiato o su come accendere un fuoco sfregando due pietre e sfruttando un refolo d’aria …” (Pag. 32)
I due amici appaiono come una vecchia coppia, marito e moglie, e litigano con battute feroci. L’altra qualità è l’iperbole delle metafore usate. Raggiungono il culmine dell’esagerazione, alcuni esempi in questi racconti:
“… stringendosi come le monetine nel borsellino di un morto di fame …” (Pag. 27)
“Sembrava entusiasta quanto può esserlo un cadavere.” (Pag. 31)
“… i tatuaggi sembravano fatti con un lanciafiamme …” (Pag. 37)
“Lungo la sua via c’era ancora qualche casa abbarbicata al passato, come un’anima antica che attende in silenzio la morte o spera in un’ultima visita prima di cadere stecchita e venir portata via.” (Pag. 113)
Il problema dei racconti contenuti in Una coppia perfetta è la sensazione di affrettato, di superficiale. Forse non c’era il materiale per qualcosa di più approfondito, però è sempre un piacere sentirsi sballottati fra i due amici.
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