Una donna insolita
- Autore: Rose Macaulay
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2016
L’autrice, Rose Macaulay, nata in Inghilterra nel 1881, pubblicò negli anni Venti del secolo scorso questo romanzo ora riedito in italiano da Astoria, con la traduzione di Simona Garavelli e con il titolo “Una donna insolita”.
E sono proprio inusuali la personalità, il comportamento, il modo di pensare della protagonista Denham Dobie, figlia di un pastore della Chiesa Anglicana che dopo la morte della moglie aveva lasciato l’Inghilterra con la figlia ancora piccola per raggiungere luoghi sempre più solitari e inospitali, approdando alla fine in Andorra, sui Pirenei. Qui aveva sposato una donna del posto che gli aveva dato numerosi figli, chiassosi ed esuberanti come la loro madre, mentre Denham rimaneva in disparte, silenziosa ed autonoma, come il padre alla ricerca della vita all’aria aperta, restia alle parole come alle relazioni, coperta ma non vestita, indifferente a tutto ciò che non fosse semplice, naturale, elementare. Alla morte del padre, quando la ragazza aveva poco più di venti anni, giungono a riprenderla la sorella di sua madre e le cugine: si tratta di Evelyn Gresham e delle sue figlie, che condurranno la cugina “selvaggia” a Londra, intenzionate ad insegnarle le buone maniere della società intellettuale londinese, della quale loro sono parte integrante; siamo nel 1924 e l’autrice del romanzo attraverso il contrasto fra la imprevedibile e rigida Denham, e i numerosi personaggi della nuova famiglia con cui entra in contatto, ci descrive la società inglese di quegli anni in modo dettagliato, ironico, realistico.
Zia Evelyn, sposata all’editore Peter, è madre di numerosi figli: Audrey, Humpherey, Noel, tutti colti, aggiornati, pieni di risorse, intellettuali ma soprattutto gente di mondo, che sa confrontarsi con la politica, la cultura, l’attualità. Critici, letterati, uomini politici, con tutti i Gresham sono in contatto attraverso pranzi, cene, tè, spettacoli, week end in campagna. La povera Denham è silenziosa, indifferente, lontana, spaventata da un mondo in cui non riesce a riconoscersi, finché non incontra il giovane socio dello zio Peter, anche lui intenzionato a pubblicare un libro.
Arnold Chapel, cattolico conformista, si innamora della selvaggia Denham, e lei di lui, attratti imprevedibilmente dalla passione erotica: la convince a convertirsi al cattolicesimo, e decide di sposarla, ignorando che lei non capisce proprio la sua mentalità, il suo modo di pensare e di vivere, i suoi progetti, gli obiettivi. Presto il dissidio esplode e Denham abbandona la casa londinese per rifugiarsi in uno scomodo cottage dove inizia una vita da eremita, all’aria aperta, girando in motocicletta, bevendo tè e poco altro, pescando, arrampicandosi sulla falesia, scoprendo una grotta segreta che le sembra il rifugio ideale per il suo anticonformistico sistema di vita…
Tutto il romanzo si impernia sulla critica feroce che l’autrice, che parteggia certamente per Denham, muove al conformismo borghese, al pettegolezzo dannoso, alle illazioni che distruggono le vite, alla vita cittadina fatta di perdita di tempo dietro ad occupazioni frivole, a regole ferree dettate da un bon ton che non può essere trasgredito, pena l’esclusione sociale. Considerazioni feroci sul mondo delle donne visto dagli uomini, relegate ad un ruolo subalterno non tanto nel lavoro - molte delle protagoniste infatti scrivono, leggono, producono, viaggiano, conoscono le lingue - quanto proprio nell’idea che i maschi coltivano di loro:
“Ammesso che le donne siano moralmente e mentalmente imbecilli, non hanno forse una scusante e una giustificazione moralmente adeguata? Sono creatrici di vita, madri della razza. Non è abbastanza? Oggi vi sono uomini che cercano di diffondere la leggenda che la condizione di genitori sia una questione che riguardi un solo sesso, cercano di tenere nascosto che gli uomini sono creatori di vita e padri della razza nella stessa identica misura delle donne”
Alla conclusione del libro, alla povera Denham rientrata suo malgrado nelle regole del “mondo superiore”, come lei stessa definisce quello in cui non riesce a far a meno di vivere, vengono con dolcezza ricordate, dalla suocera venuta a visitarla, le “tabelle giornaliere” a cui una brava donna di casa dovrebbe attenersi per far godere il marito, dare ordini alla servitù, organizzare la vita sociale
“Se la giornata è organizzata a dovere, non resterà neppure un momento libero!”
pontifica la suocera, Mrs Chapel senior, alla ormai sconfitta Denham. Nel 1924 in Italia era appena avvenuta la presa del potere del Fascismo mussoliniano, ebbene, la società inglese coeva, malgrado tutto, sembra cento anni avanti alla nostra, come testimonia questo libro insolito e intrigante, come la sua protagonista.
Una donna insolita
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