Una impercettibile smorfia di Giuseppe Mencacci

Una impercettibile smorfia di Giuseppe Mencacci (Independently published, 2022) è un lungo racconto ricco di sfaccettature, sfumature e suggestioni, tutte da scoprire, e l’emblematica copertina è opera artistica dello stesso autore.

Milano. Estate. Cinque amici - Aiace, Fabio, Giuseppe, Marco e Mario - partono per l’estero, direzione: Marocco.

Luana Torcinelli, una ragazza scomparsa all’improvviso durante il suo soggiorno in Marocco, Aiace l’aveva incontrata soltanto due volte nella sua vita, a distanza di pochi giorni - l’ultima volta si era recata da lui in biblioteca chiedendo in prestito una guida turistica dedicata al Marocco, tuttavia senza restituirla a scadenza prestabilita.

Confesso ai miei soci che la Luana che avevo incontrato a Milano era ben lontana dall’immagine che fuoriesce dal racconto: il suo atteggiamento era quello di una persona indisponente ed altera.

La curiosità di Aiace di scoprire cosa sia successo alla giovane donna si trasforma presto nella ferma volontà di intraprendere un lungo viaggio che, toccando prima Francia, poi Spagna e infine Marocco - con destinazione finale Chefchaouen, “La città blu” -, si tingerà presto di imprevedibili tinte “noir”: cosa si nasconde veramente dietro alla scomparsa di Luana, i cinque giovani amici lo scopriranno soltanto addentrandosi fra gli “umori” della terra africana.

Alla fine, il mio sguardo ricade sulla sua ultima immagine. Ormai è trascorsa quasi una settimana da quando l’ho osservata la prima volta. La guardo con occhi diversi e mi accorgo che quella impressa sul suo volto non solo è un’espressione infelice ma traspare anche un’impercettibile smorfia dovuta probabilmente a paura.

I cinque uomini si muoveranno, passo dopo passo, lungo cittadine e terre ricche di fascino, forme e colori e suoni, e attraversando una serie di eventi agrodolci e peripezie inaspettate toccheranno con mano la cruda verità.

Sullo sfondo una grande città sul mare che quasi sicuramente è Tangeri. Nel centro dell’immagine, di fronte all’auto sono immortalate tre persone di cui ne riconosco immediatamente due: Luana e Bruno. La prima sorride falsamente alla macchina fotografica, l’altro è in posa, nervoso e sembra implorare di ripartire. Resto a bocca aperta, la presenza contemporanea dei due non me la sarei aspettata.

Una prosa fluida, lineare, ricca di dettagliate descrizioni paesaggistiche e di accurati approfondimenti di natura storica e artistica rende la lettura davvero interessante e avvincente.