Una lama nel bianco. Una nuova indagine per Innocenti
- Autore: Fabio Rennani
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mursia
- Anno di pubblicazione: 2024
Dopo il fortunato esordio con Appuntamento ignoto, Fabio Rennani torna a narrare delle avventure dell’ispettore Innocenti con Una lama nel bianco. Una nuova indagine per Innocenti (Mursia, 2024).
Nell’attesa di diventare commissario effettivo nella città di Roma, l’ispettore Innocenti sente il bisogno di stare con la figlia sedicenne, Alice, per una settimana, come accade tra genitori separati, dove la custodia dei figli resta quasi esclusivamente alle ex mogli, anche se Claudio e Anna, i genitori di Alice, dopo la freddezza dei primi anni, ora vanno d’amore e d’accordo.
Innocenti ha scelto un albergo di lusso non troppo grande e padre e figlia alloggiano in una suite. Oltre che stare insieme, sono andati a sciare, entrambi bravi sulle piste. L’ispettore sa che la sua “bambina” è ormai cresciuta, Alice infatti ha compiuto sedici anni. Se di giorno per mangiare si accontentano di un panino in una baita, la sera hanno prenotato il loro tavolo. Il proprietario dell’hotel, un altotesino con nome tedesco li ha messi accanto a una famiglia di dieci persone, che parlano ad alta voce e fanno sapere a tutti i fatti loro.
La famiglia Ruggieri non è il massimo della discrezione, sembrano arroganti e menefreghisti. C’è Luigi, a capo di uno studio di avvocati, ci sono i due figli, Gianluca, uomo riservato e violento, un avvocato non brillante con la moglie Francesca, che non lo sopporta più e due figli: il maggiore, Giulio diciassettenne, guarda con insistenza Alice, ricambiato. Poi c’è l’altro figlio di Luigi, Carlo, bello e divertente, incastrato nell’attività forense, mentre aveva aspirazioni più artistiche, con la compagna Silvia e poi c’è Marina, la nuova moglie di Luigi, che ha vent’anni meno di lui e lo ha scelto per la ricchezza e il prestigio.
Noi lettori già conosciamo la famiglia Ruggieri, perché lo scrittore narrando i giorni precedenti a Santo Stefano è andato a ritroso e dunque sappiamo che i due fratelli, entrambi avvocati, sanno solo litigare e non sono esattamente i migliori avvocati di Roma; infatti il padre li tratta da inetti, mentre le donne della famiglia fingono di essere amiche tra loro, ma sostanzialmente non si conoscono.
Addirittura per Francesca, la settimana passata tutti insieme in montagna è un supplizio e vorrebbe proprio evitare di andarci, ma Gianluca è un tipo arrogante e misogino che già ha dato schiaffi e pugni alla moglie - e in ogni caso non c’è niente che lo diverte. A Natale, per allentare la tensione, il fratello Carlo aveva proposto una seduta spiritica, che non è stata sciolta con la dovuta prassi e Francesca è terrorizzata perché pensa che il fantasma invocato sia ancora tra loro. Mentre il capofamiglia Luigi vuole lasciare lo studio, non certo ai figli, ma ad avvocati dello studio più in gamba e meritevoli come Maurizio.
Una famiglia orribile, dunque, dove ogni novità è accolta con sospetto. Tornando al presente Alice e Giulio si sono mossi dal tavolo e si sono presentati e l’ispettore Claudio Innocenti ha capito che questo è l’ultimo anno in cui Alice ha sopportato di essere chiamata “la mia bambina”. Se i primi tre giorni sono stati accettabili con l’ispettore che ha fatto buon viso e cattivo gioco con i Ruggieri, e ha fatto finta di trovarli irresistibili, la novità il giorno del compleanno di Alice, è stato l’arrivo di Anna in hotel, la madre della ragazza ed ex moglie di Innocenti. Ora sembra che la donna voglia di nuovo tornare con l’ispettore, anche se lui è già impegnato con Patrizia, che però è arrabbiatissima perché dai social ha capito che Anna si trova in hotel con Innocenti e figlia.
Arriva così il 29 dicembre, Francesca cerca il cognato per fare colazione insieme e poi andare a sciare, ma Carlo non esce dalla sua camera. La donna va ad accertarsi se per caso si sia di nuovo addormentato, dal momento che è solo perché ha litigato in modo definitivo con Silvia. La porta è chiusa, quindi viene aperta con le chiavi di riserva. Casualmente si trova a passare da lì proprio l’ispettore Innocenti che vede un uomo riverso nel letto con un coltello conficcato nel petto: la vittima è l’avvocato Carlo Ruggieri. Nel frattempo, si scopre che anche il padre, Luigi, è stato ucciso con una lama. Ma prima che arrivino tutti, anche i RIS, una cosa è certa: Carlo non è più nella sua stanza e non si capisce se è stato portato via da morto, oppure se sia sparito da vivo.
Fabio Rennani ha caretterizzato molto bene i suoi personaggi e anche i dialoghi sono messi in bocca a ciascuno tenendo conto delle psicologie individuali dei familiari Ruggieri.
A cavillare, forse un giallo alla Agatha Christie non è proprio una novità, ma può essere un modo per sganciarsi da ogni tentativo di noir. Una lama nel bianco fino alla fine resta un giallo classico per lettori cui piace risolvere il caso per deduzioni, invece di trovarsi in una “carneficina noir”.
Una lama nel bianco: Una nuova indagine per Innocenti
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