Una signora perduta di Willa Cather

Una signora perduta di Willa Cather è ambientato in Nebraska ai tempi delle prime ferrovie. La protagonista è Mrs Forrester, una giovane donna sposata con un uomo più vecchio, benestante e stimato da amici e compaesani. La loro casa sorge su una collina, con attorno solo il torrente paludoso, ampi prati e bestie al pascolo. Ma è Mrs Forrester ad incantare tutti con la sua signorilità, il suo fascino e la vivacità dei suoi anni: tutti l’ammirano e in particolar modo il giovanissimo Neil, nipote dell’avvocato più importante del paese. Neil rimarrà turbato ben oltre l’adolescenza da lei e continuerà a venerarla anche quando scoprirà la debolezza che si nasconde dietro la sua forzata allegria.

Benchè scritto nel 1923, questo romanzo (o meglio racconto lungo) è molto scorrevole e piacevole. L’autrice sa come catturare l’attenzione del lettore e lo fa senza mai risultare pesante o scontata. In realtà, questa "leggerezza" mi è sembrata, soprattutto nella seconda parte, quasi freddezza; al momento di tirare le somme i personaggi non hanno avuto il coraggio di aprirsi, confrontarsi ed esternare le proprie emozioni e sentimenti. Inoltre si percepisce chiaramente l’accusa dell’autrice nei confronti delle "donne perdute" come Mrs Forrester, donne che, in realtà, hanno solo troppa vitalità e passione per gli anni che stanno vivendo; questa severità me la sarei aspettata più da un uomo che da una donna. Questi sono gli unici appunti che riesco a farle, per il resto ho ammirato l’eleganza di Willa nelle descrizioni ambientali e nel tratteggiare senza giri di parole i personaggi più importanti.