Una vita bella di Virginie Grimaldi

Due sorelle, dopo cinque anni di silenzi, decidono di rivedersi nella casa delle vacanze, sulla costa del Paese basco francese. È questa la trama di Una vita bella (Edizioni E/O, 2023, traduzione di Alberto Bracci Testasecca), ultimo romanzo di Virginie Grimaldi, popolarissima scrittrice francese.

Emma e Agathe Delorme, le protagoniste, sono due donne diverse ma complementari. Assennata e calma la prima, vulcanica e imprevedibile la seconda, le due sorelle hanno avuto un’infanzia e un’adolescenza complicata.
Emma ha sempre cercato di proteggere Agathe, mettendola anche prima dei propri bisogni, mentre Agathe ha sempre combattuto i suoi demoni interiori. A un certo punto però, da adulte, questa dinamica si è infranta ed è nato il silenzio. La morte dell’amata nonna diviene l’occasione per ricongiungersi e parlare.
Il presente lascia spesso spazio ai ricordi più e meno felici e ciò avviene attraverso due piani narrativi, “Oggi” e “Ieri”, entrambi narrati a turno e in prima persona dalle due sorelle. Questo si rivela un espediente narrativo gradevole che agevola la scorrevolezza del romanzo, nel quale predomina un tono leggero e una scrittura semplice.
L’autrice inserisce di frequente dei momenti di humour, non esilaranti ma di certo funzionali a far capire il carattere delle protagoniste e le dinamiche del loro rapporto. Sullo sfondo troviamo le spiagge oceaniche del Paese basco francese, ambientazione deliziosa che non avrebbe fatto male descrivere più dettagliatamente.
L’oceano, le stelle, il giardino di casa: gli elementi naturali sono legati a momenti importanti della trama, in maniera semplice ma armoniosa.

La trama ha tutte le potenzialità per favorire uno sviluppo più profondo, ma l’autrice sceglie di andare in un’altra direzione, senza approfondire alcuni elementi forti: essi vengono toccati abbastanza da stimolare una riflessione ma non tanto da rendere Una vita bella un libro impegnato. Il risultato è comunque un romanzo piacevole e, nel suo genere, riuscito.