Uno zero di Hanif Kureishi

Hanif Kureishi, drammaturgo e sceneggiatore, autore di numerosi romanzi tra cui Intimità e Il dono di Gabriel, nello scritto Uno Zero (Bompiani, 2017, Traduttore: Davide Tortorella) ci presenta la vita di uno dei più stimati e famosi registi del suo tempo alle prese con una malattia che lo ha ridotto non più autosufficiente. Come succede in molti casi dove il corpo cede il passo alla malattia, il cervello di Waldo continua a essere vigile e attivo e si rende conto che la donna della sua vita, la sua devota moglie Zee, ha iniziato a intrattenere una relazione con l’amico di famiglia Eddie. Sarà vero amore oppure l’interesse di Eddie è puramente legato al ricco stile di vita della donna?

La vita di Waldo, a questo punto, può virare in due direzioni: far finta di non vedere la tresca appena nata e continuare a vivere gli ultimi anni della sua vita nella finzione che sua moglie lo ami ancora oppure smascherare la vera indole di Eddie e sbandierare l’infedeltà della moglie. Avrà la forza e la lucidità necessaria oppure si lascerà travolgere passivamente dagli eventi?

”ho anche capito che la trasgressione finisce per ribadire proprio quei principi che vorrebbe sfidare. Niente rafforza la regola più della deviazione.”

Uno zero è un romanzo che di buonista non ha nulla: è cinico e crudo, la narrazione è estremamente diretta, i discorsi dei personaggi sono molto reali con l’uso di un linguaggio quotidiano.
In questo piccolo volume è racchiusa una narrazione serrata, coinvolgente e sconcertante.