Uomini
- Autore: Carmen Llera Moravia
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Bompiani
- Anno di pubblicazione: 2024
Un titolo impegnativo, un filo rosso che tiene tutti insieme gli amori, compiuti e non compiuti, la disperazione del tempo che passa, quando la seduzione è stata anche un’arma stilistica per continuare a narrare. Il titolo dell’ultimo libro di Carmen Llera Moravia è Uomini (Bompiani, 2024). Diversi, tanti, forse troppi, incontrati ovunque, casualmente, amati o semplicemente guardati.
Ne viene fuori un memoir finto, perché non sappiamo se la narratrice Carmen è anche l’autrice del libro, oppure se molti degli uomini nominati siano solo dei fantasmi o vaghi ricordi.
Sembrerebbe l’ultimo capitolo di un libro che chiude per sempre con le conoscenze carnali, di uomini amati e disprezzati, fedeli o sfuggenti. Carmen Moravia è nata nel 1953, ma la realtà cristallizzata della narrazione - o sogni in sequenza - narra di una donna che ha avuto un’intensa attività amorosa e, ora che ha superato i settant’anni, la ricorda o la trasforma. Come Alberto Moravia, anche per la sua seconda moglie il sesso è la chiave per capire meglio la nostra fragilità, l’interiorità di ciascuno. E poi i prescelti sono sempre uomini di potere o intellettuali che potevano avere un’eredità e quindi di fatto esentati dallo scrivere veramente. Le poche concessioni con il popolo romano sono piuttosto deludenti, gentaglia rozza che cerca di concludere subito con l’intimità, perché ha qualcosa d’altro di urgente da fare.
Nel suo modo sintetico e divertito, l’autrice scrive in merito agli uomini di fatica:
Anche se forse è vero che vivo per sedurre, con te è stato davvero impossibile. Eri grassissimo e palermitano. Lavoravi in un’azienda statale, mi telefonavi sovente per dirmi che volevi uscire con me. Finalmente un pomeriggio mi hai portata in una vecchia alfetta marrone a fare un giro in mezzo agli aranceti di Acireale. Dopo siamo andati in un appartamentino squallido della periferia e lì mi hai offerto un gelato alla nocciola e hai tentato di baciarmi. Ero nauseata e sono andata via.
Ma nelle girandola di uomini lasciati o persi c’è il ricordo di un grande amore. La verità è che gli uomini che piacciono alla protagonista, che non è l’autrice, o forse non sempre, sono spesso in situazioni limite: si trovano a Gerusalemme, nelle zone calde dei paesi islamici. O all’aereoporto, aspettando qualcuno con cui si possa fare sesso durante il viaggio. “Una nevrosi ossessiva”, dice la protagonista di sé stessa. Gli uomini che le piacciono non devono esserci grassi, ma magri, indossare l’accappatoio di Hèrmes, essere intellettuali, giornalisti.
La voce narrante di Carmen Llera Moravia, non riesce nemmeno a imbastire un dialogo con questi uomini sconosciuti, tutto è meccanico, non restano neppure rimorsi e rimpianti.
In questo romanzo non c’è traccia di politica, di attualità; la donna che gira per gli aeroporti, alla fine arriva a Roma, dove vive, ma che detesta, perché è una città afosa, dove non si discute mai di nulla. La verità è che la narratrice e l’autrice sono terribilmente stanche, non riescono più a vivere nella quotidianità. Per sentirsi davvero vive hanno bisogno di uomini accanto che poi lasceranno, alberghi dove troveranno sempre posto, almeno per una notte.
In realtà in questo “falso memoir” aleggia la disperazione, il tempo che passa lento, una voglia latente di farla finita.
Lo svolgimento del romanzo lascia il lettore attonito. In tutte le ripetizioni di viaggi e di uomini ricchi, che l’autrice in fondo disprezza, emerge chiaramente una paura di invecchiare e di cessare di vivere.
Uomini
Amazon.it: 11,39 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Uomini
Lascia il tuo commento