Variazioni sul noir di Massimo Carlotto

Massimo Carlotto, che vanta ben venticinque anni di scrittura noir, decide emblematicamente di raccogliere tale patrimonio in ben sette racconti simbolici e intitolare la sua raccolta come Variazioni sul noir (Cento Autori, 2020). Il risultato è un’antologia intrigante e avvincente come non mai.
Sono racconti di vario genere che, come afferma nella prefazione l’autore:

“Ho privilegiato i temi che negli anni hanno caratterizzato la mia ricerca: la generazione, il carcere, la percezione della diversità nelle culture mafiose, la psicopatia criminale. E la vendetta.”

Si respira aria ammorbata in questo testo, in cui la sofferenza, l’ira, la vendetta sono tutti ispirati da un unicum: il Male in tutte le sue diversificazioni. C’è la segretaria-amante tradita, il carcere, il passato terroristico, l’infiltrazione mafiosa e le sue devianze. Il tratto caratterizzante è la cura nella descrizione dei personaggi, che sono spesso analizzati nel profondo, nel loro vivere e nel loro soffrire intimo e intimistico.

Ne risulta una lettura piacevole, un viaggio all’interno del male di vivere, tinto di rosso sangue, dipinto con eccezionale maestria da un vero maestro del genere giallo. Da gustare e da assaporare con discrezione e lentezza. Uno spaccato della società attuale e passata, che non fa sconti a nessuno e non lascia tregua alcuna.