Il 12 gennaio 1991 si spegneva a Roma Vasco Pratolini. Pochi lo ricordano come sceneggiatore di Rossellini e Visconti. I più lo collegano al dibattito sul Neorealismo di cui fu promotore involontario.
Ripercorriamo per sommi capi la parabola letteraria di Vasco Pratolini (1913-1991), scrittore, traduttore, sceneggiatore, intellettuale militante attivo tra gli anni Quaranta e Ottanta del Novecento. Autodidatta, nato a Firenze, di origini operaie e salute precaria, esordisce con prose intimistiche vicine al clima ermetico.
È plausibile ricondurre la sua produzione al nucleo costante del quartiere: il mondo popolare e proletario di Firenze, da cui lui stesso proviene, dove il discrimine tra bene e male è netto e gli affetti spontanei modulano i rapporti interpersonali. Anche se qualcuno censura un’eccessiva somiglianza tra i personaggi, dai sentimenti troppo scopertamente positivi.
La sua poetica si riassume così:
- linguaggio realistico senza concessioni slang, dialettali o di prepotenza espressionista;
- attenzione e simpatia per le classi basse;
- intreccio tra micro e macrostoria, tra privato e pubblico;
- scopo dichiarato è dare voce agli umili per un pubblico di lettori comuni.
Convenzionalmente si distinguono due fasi nella produzione letteraria di Vasco Pratolini:
PRIMA FASE
È quella di tre romanzi vicini alla prosa di memoria, per l’incidenza della componente autobiografica e alla microstoria della gente comune:
- “Il quartiere” (1944), che idealizza amicizia, amore, solidarietà di un quartiere popolare del capoluogo toscano;
- “Cronaca familiare”, che omaggia nella trasfigurazione letteraria il fratello, insultato da una morte prematura;
- "Cronache di poveri amanti" (1947), ambientato a ridosso della Marcia su Roma, in cui via del Corno diventa l’epicentro di politica e amori manichei, innocenti e mercenari.
SECONDA FASE
Link affiliato
È quella di Metello del 1955, che si aggiudicò nello stesso anno il Premio Viareggio, prima tappa di un’ampia trilogia sulla società italiana tra fine Ottocento e l’immediato secondo dopoguerra, che avrebbe dovuto deviare il focus dal quartiere al nostro Paese. Il romanzo fu adattato per il grande schermo da Bolognini nel 1970. Attraverso le vicende umane e professionali del muratore del titolo, l’autore ricostruisce lotte e conquiste operaie tra il 1875 e il 1902. Un versante del romanzo si attesta sull’educazione politica di Metello Salani: dapprima anarchico, poi socialista consapevole della necessità della lotta di classe che paga con il carcere. L’altro versante si sofferma sulla maturazione sentimentale di un eroe dalla marcata sensualità che alla fine si riavvicina alla moglie.
"Il lavoro era la sua risorsa, e gli piaceva. E come gli piaceva il lavoro, gli piacevano le sottane."
Da un lato il romanzo strizza l’occhio al Naturalismo ottocentesco, dall’altro veicola un’ideologia di sinistra fiduciosa nel progresso e nel proletariato.
Volgiamo la nostra attenzione sul fatto che la sua pubblicazione nel 1955 scatenò un acceso dibattito sul Neorealismo e la sua crisi. In altre parole innescò una riflessione critica sugli estremi cronologici del Neorealismo. La domanda è: “Metello” rappresenta la fine della stagione neorealistica a lui contemporanea?
La critica più accreditata si divide. Alcuni ritengono che Pratolini non sia riuscito a realizzare – come da ambizioni – un romanzo nazionale e popolare. Troppo sentimentalismo edificante. È questa la posizione di Asor Rosa e Fortini che in Pratolini ravvisano il rappresentante esemplarmente negativo del realismo populista post bellico. Altri, come Romano Luperini, argomentano la sua adesione al Neorealismo per la presenza di un eroe positivo di estrazione popolare che matura come uomo e lavoratore; di un’impalcatura tradizionale con narratore onnisciente. Tutti però concordano sulla necessità di ridimensionarlo sotto il profilo artistico, malgrado il successo di pubblico tra i contemporanei.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Vasco Pratolini: opere, poetica e dibattito sul neorealismo
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri Vasco Pratolini Storia della letteratura
Lascia il tuo commento