I romanzi di Liala riediti da Sonzogno: per un’estate romantica

Con una nuova veste grafica la casa editrice veneziana prosegue con altri due testi la riedizione dei romanzi di Liala, pseudonimo di Amalia Liana Negretti Odescalchi coniugata Cambiasi (Carate Urio, 31 marzo 1897 - Varese, 15 aprile 1995), fra le più note e amate autrici di romanzi rosa del Novecento, la cui intera produzione letteraria è edita da Sonzogno.
I due volumi di Liala, la quale ha fatto sognare per generazioni grazie al suo stile passionale, elegante e suggestivo, da (ri)leggere tutti d’un fiato sotto l’ombrellone o sotto una pianta in un bosco di una fresca montagna, o vicina a un laghetto, sono:

• Vecchio smoking (Sonzogno 2024, pp. 192, 12 euro) pubblicato per la prima volta da Sonzogno nel 1952.
• Per ritrovare quel bacio (Sonzogno 2024, pp. 304, 12 euro), pubblicato per la prima volta da Sonzogno nel 1977.

Leggendo la biografia di Liala, comprendiamo perché Gabriele D’Annunzio volle darle uno pseudonimo il cui nome contenesse ortograficamente un’ala.

“Ti chiamerò Liala, perché ci sia sempre un’ala nel tuo nome”.

Liala: come nasce una scrittrice

Amalia era nata in un paesino, Carate Lario, che si affaccia sul lago di Como, i genitori si chiamavano Tommaso, di professione farmacista, che aveva assunto anche il nobile cognome materno Odescalchi Negretti, e Petronilla Picci, di nobili origini.
Il padre di Amalia morì quando la piccola aveva solo due anni; per tenere sempre vivo il ricordo del padre, la giovane dopo aver frequentato il liceo classico Alessandro Volta di Como, si iscrisse a Farmacia all’Università degli Studi di Pavia. Ma nel 1919 Amalia interruppe gli studi, sposando l’affascinante marchese Pompeo Cambiasi, ufficiale di marina, di ben 17 anni più grande di lei. Da questa unione nacquero due figlie, Primavera e Serenella. Ma l’unione matrimoniale durò poco e i due sposi si separarono.
Il grande amore della futura scrittrice entrò inaspettato e all’improvviso nella sua vita, come spesso avviene anche nella realtà. Fatale fu l’incontro con il marchese Vittorio Centurione Scotto, ufficiale della Regia Aeronautica. Il destino, però tese una trappola ai due amanti: nel 1926, Centurione Scotto, al comando del suo idrovolante durante un allenamento per la coppa Schneider, morì precipitando nel lago di Varese.
Come superare questo tragico scherzo della sorte? Scrivere fu la panacea per la giovane Amalia, riversare sulla carta il dolore e la disperazione.

“L’ho scritto per non impazzire”.

E fu così che nacque il primo romanzo di Liala, Signorsì (1931), la cui prima edizione, andò esaurita in venti giorni. Era nata una stella, le cui appassionanti pagine avrebbero fatto la felicità di intere generazioni di lettrici, e forse, chissà, anche di lettori.

“Vecchio smoking”: un romanzo di Liala

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Nel romanzo Vecchio smoking protagonista è un giovane ingegnere milanese, Roberto Dora, unico discendente di una famiglia nobile decaduta. Per ridare prestigio alla famiglia, la madre decide di farlo sposare con Amelita Lonez, una facoltosa ereditiera di Barcellona, di dieci anni più grande di lui.
Amelita è ricchissima, bella, ma ha anche un carattere dispotico e autoritario. Roberto quindi non è felice. Quando però, un giorno, per caso, incontra il vero amore, sarà costretto a scegliere tra i doveri verso la famiglia e la forza dell’amore.

“Per ritrovare quel bacio”: un romanzo di Liala

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Per ritrovare quel bacio racconta le vicende sentimentali di Duna Hyblà, bellissima ragazza egiziana, che vive una vita dorata, ma non è serena.
Alla ricerca del vero amore, Duna intuisce che l’origine del suo patrimonio non è trasparente e per questo si sente rifiutata dalla società. Il suo atteggiamento arrogante è quindi una maschera, che le impone di cambiare spesso amici e fidanzati, finché sposa un uomo che non ama, perché il suo cuore batte per un altro, che rappresenta il suo vero sogno d’amore.